1° agosto: apertura del Ventisettesimo Incontro Internazionale di Preghiera dei Giovani

data: 02.08.2016.

È in corso, a Medjugorje, il Ventisettesimo Incontro Internazionale di Preghiera dei Giovani, sul tema: “Siate misericordiosi!”. L’apertura ufficiale del Festival si è svolta lunedì 1° agosto, presso l’Altare esterno. Il Rosario delle ore 18:00 è stato guidato da fra Karlo Lovrić, mentre la Santa Messa delle ore 19:00 è stata presieduta dal Dott. fra Miljenko Šteko, Provinciale della Provincia Francescana erzegovinese, e concelebrata da trecentoventi sacerdoti.

 

All’inizio della Celebrazione Eucaristica, i giovani della parrocchia di Medjugorje si sono rivolti ai loro coetanei venuti da tutto il mondo. E’ poi seguita la presentazione dei rappresentanti dei vari paesi da cui i giovani presenti provengono. Si sono presentati giovani da sessantanove paesi: Bosnia Erzegovina, Angola, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Benin, Bielorussia, Brasile Cile, Repubblica Ceca, Danimarca, Equador, Egitto, Eritrea, Filippine, Francia, La Reunion, Guatemala, Haiti, Honduras, Hong Kong, Croazia, India, Irlanda, Italia, Terra Santa, Africa del Sud, Canada, Cina, Colombia, Congo, Kosovo, Lituania, Libano, Ungheria, Malesia, Malta, Vaticano ecc… .

 

Fra Marinko Šakota, il parroco ospitante, ha dato ai giovani il benvenuto dicendo: “Benvenuti, cari giovani! Benvenuti a Medjugorje! Benvenuti al Ventisettesimo Festival dei Giovani, sul tema: Siate misericordiosi! In questi giorni desideriamo aprirci alla misericordia di Dio e lasciarci trasformare. Vogliamo permettere al Signore di trasformarci e cambiarci, in modo che noi stessi possiamo essere misericordiosi verso gli altri. In questi giorni vogliamo imparare ad essere misericordiosi”.

 

Nel corso della sua omelia, il Dott. fra Miljenko Šteko ha, tra l’altro, affermato: “Voi, che tornate sempre di nuovo qui, date così testimonianza di aver fatto esperienza dell'amore infinito di Cristo, di quell'amore che dà grazia e pace. Qui a Medjugorje i figli, che nel caos di questo mondo cercano una speranza, una luce e una via, rispondono sempre di nuovo all'invito della Madre. Lei qui, in questo luogo di grazia e di amore, li riporta sempre nuovamente a suo Figlio, che è la Via, la Verità e la Vita. Stasera Gesù rivolge a noi lo stesso sguardo compassionevole del Vangelo, col quale vede e comprende le piaghe di questo mondo. Vede e riconosce il nostro vagare, vede tutta l'industria che produce i bisogni da cui la gioventù di questo mondo è quotidianamente bombardata. Riconosce tutta l'organizzazione mediatica della corsa ai divertimenti facili e ai piaceri vuoti. Vede tutta l'industria dell'illusione che, contrariamente al Vangelo, insegna che è possibile vivere una vita senza responsabilità e limiti. Questo sguardo compassionevole di Gesù si china oggi su questo nostro mondo ferito, che corre rabbiosamente dietro al guadagno ed al profitto. Si china sulle persone ferite da illusioni e ingannate, a cui, per chissà quante volte, è stata offerta una falsa felicità.

 

Non riconosciamo forse anche noi questa filosofia di vita che deturpa il volto dell'umanità, e in particolare quello dei giovani, che rifiuta o irride il lavoro, lo sforzo, il sudore e li considera come un male non necessario ma inevitabile? La malattia, l'anzianità, la sofferenza e il dolore non esistono, se non viste come una maledizione nella vita. Tutto si muove nell'illusione di un'eterna giovinezza, in cui tutto sarebbe in accordo coi desideri realizzabili qui e subito. Ad ogni passo vorrebbero convincervi che il sacrificio non è necessario, e che ogni cosa è accessibile e a portata di mano.

 

Qui a Medjugorje, invece, troverete un modo di parlare totalmente diverso: „Digiunate, pregate, convertitevi...“. E' come se, in tutti questi anni, qui continuasse a risuonare per noi con perseveranza quell'invito con cui Gesù ha iniziato la sua vita pubblica: „Convertitevi e credete al Vangelo“. Lo so, questo è un discorso duro. Per molti è molto più facile scegliere nuove illusioni, invece di applicarsi a cercare la vera salvezza. Siete voi stessi ad essere testimoni di questo mondo che è in continua ricerca, in perenne angoscia e che vaga di continuo. Voi stessi siete testimoni della creazione di tutte le più false, ma desiderabili immagini del mondo e di una realtà quotidiana sempre più alienata, di cui stiamo raccogliendo i frutti: terrore invece di pace, violenza invece di comprensione, angoscia invece di soddisfazione.  

 

Come trovare una via di uscita? Qual è la risposta alle ferite di questo mondo? A cosa dobbiamo ritornare?

Quali sono le radici? Qual è la via che porta alla liberazione del mondo e dell'uomo? In cosa può confidare l'uomo? Quali mezzi ha a disposizione? Quali sono le conseguenze della sua scelta? L'acqua si può bere senza timore solo alla sorgente. E' per questo che siete qui, a questo incontro e a questa Santa Messa. Per ascoltare di nuovo le parole: „Convertitevi e credete al Vangelo“. Partecipando alla Santa Messa con cuore puro e accettando la realtà della conversione, voi divenite annunciatori di speranza, di una nuova aurora, il seme ed il frutto di un mondo nuovo. Come il Santo Padre ha detto ai giovani a Cracovia in questi giorni: „Oggi la Chiesa vi guarda, direi più ancora: oggi il mondo vi guarda e vuole imparare da voi come rinnovare la sua fede nella misericordia del Padre“. Noi cristiani siamo chiamati a questo, ad essere un segno dell'eterna verità nella quotidianità delle società in cui viviamo. Siamo chiamati a essere misericordiosi come il Padre, come dice anche il tema di questo Festival dei Giovani”.

 

Alla Santa Messa ha fatto seguito l’Adorazione a Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare. L’Incontro, a cui stanno partecipando diverse decine di migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo, si concluderà sabato 6 agosto prossimo, con una Messa celebrata alle 5:00 del mattino sul Križevac.

 

L'intero programma viene trasmesso in diretta da Radio „Mir“ Medjugorje e da molte altre stazioni radiofoniche, oltre che da diversi portali multimediali e da diverse stazioni televisive. Il Festival è caratterizzato da momenti di preghiera, canti, catechesi e testimonianze. Il tutto viene accompagnato da un coro e da un'orchestra internazionali, i cui membri sono giovani provenienti da una ventina di paesi. L'intero programma viene tradotto simultaneamente in una ventina di lingue.   (foto)