Cardinale Robert Sarah: Siamo venuti a Medjugorje per rinnovare la nostra fede in Gesù Cristo

data: 02.08.2021.

Il 32° Festival Internazionale di preghiera - Mladifest - è iniziato con l’uscita, con le bandiere, dei rappresentanti dei paesi presenti a Medjugorje. Anche quest'anno sono arrivati ​​a Medjugorje numerosi giovani da tutto il mondo. All’inizio della Santa Messa alle 19, il parroco di Medjugorje, P. Marinko Šakota, ha salutato i giovani e ha presentato i paesi partecipanti all’incontro di quest’anno. Nella prima giornata del Mladifest a Medjugorje, sono presenti giovani provenienti da: Stati Uniti, Repubblica Ceca, Francia, Austria, Messico, Nicaragua, El Salvador, Polonia, Paesi Bassi, Romania, Italia, Germania, Spagna, Slovenia, Terra Santa, Svizzera, Ungheria, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Ucraina, Panama, Venezuela, Slovacchia...

Prima dell’inizio della santa Messa, il Nunzio Apostolico in Bosnia-Erzegovina, l’arcivescovo Luigi Pezzuto, si è rivolto ai presenti portando un messaggio di papa Francesco e la sua lettera alle migliaia di giovani del Mladifest. La lettera del Papa è stata letta dai giovani della parrocchia di Medjugorje: Andrija Šego e Katarina Džida. Potete leggerla QUI.

La Messa solenne, concelebrata con gli Arcivescovi, i Vescovi e altri 266 sacerdoti, è stata presieduta dal cardinale Robert Sarah, Prefetto emerito della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. All’inizio della sua omelia, il cardinale Sarah ha spiegato il motivo per cui migliaia di persone sono venute a Medjugorje in questi giorni:

«Siamo venuti qui, a Medjugorje, per rinnovare la nostra fede in Gesù Cristo, nostro Redentore, cioè per stabilire un rapporto autentico e vitale con Lui, nostro Signore e nostro Dio, affinché nella preghiera possiamo rispondere alla domanda cruciale: come trovare Gesù e come comportarsi alla Sua penetrante e sovrana Presenza? In altre parole, stiamo davvero cercando Dio? O più precisamente, qual è il posto di Dio nella nostra vita? Abbiamo sentito il bisogno di venire in questo pellegrinaggio, che è come un corso di esercizi spirituali, perché viviamo immersi in un mondo che cerca di vivere senza Dio, mentre vogliamo incontrare il Signore; siamo venuti per ricaricare le nostre batterie in modo da poter vivere meglio alla Sua presenza e per poter testimoniare lo splendore della Verità e della Misericordia di Dio.

Oggi Cristo Signore ci chiama a guardare in alto; è davvero importante ricordare ai consumatori moderni di mangiare per vivere, non di vivere per mangiare! Gesù, che conosce il cuore umano, vuole rispondere ai nostri desideri più profondi, alle nostre aspirazioni più importanti, a questa fame d'Amore e a questa sete di Assoluto che ci tormenta.

Gesù vede la nostra angoscia dinanzi al vuoto della nostra esistenza lasciata a sé stesa, senza il Buon Pastore che ci guidi e ci introduca nella sua terra santa, come dice il Salmo di oggi.

Il Signore, quindi, ci invita a passare "all'altra sponda". Questo è un simbolo importante: "passare all'altra sponda" significa rinunciare alla via facile e andare sulla via di Dio. "Passare all'altra sponda" significa di più: accettare la guarigione dalle grandi ferite del nostro tempo: indifferenza religiosa, relativismo morale, l'individualismo e l'edonismo egocentrico. Papa Benedetto XVI ha parlato di questo tema del "uscire da sé stessi". E l'unico rimedio che può guarirci da questa malattia mortale per la nostra anima è il Pane di Vita, la Santissima Eucaristia. I padri greci definivano l'Eucaristia "pharmacon tès zoes", "il rimedio della vita", il salmo di oggi dice: “Il pane dei forti per noi malati » e per concludere il Cardinale Sarah ha detto: «Lavoriamo con coraggio per L'opera di Dio, cercando prima di tutto il Suo Regno».

Il programma del Festival di quest’anno, a differenza di quello dell’anno scorso, si compone di programma mattutino e pomeridiano (preghiera, canti con orchestra e coro internazionale, catechesi, testimonianze) e programma serale (Rosario, Eucaristia, Adorazione, preghiera con le candele, preghiera davanti alla croce, il film della comunità Cenacolo...). (FOTO)