Eseguito il “Requiem” di Mozart a Medjugorje

data: 31.10.2013.

In occasione della Solennità di Tutti i Santi e della Commemorazione dei fedeli defunti, la Corale Accademica “Pro Musica” di Mostar ha organizzato un concerto in cui è stato eseguito il “Requiem” di W. A. Mozart. Questa famosa e straordinaria opera musicale è stata eseguita nella chiesa di San Giacomo ed, attraverso le onde di Radio “Mir” Medjugorje, essa è giunta agli ascoltatori nel mondo intero. Il “Requiem” è l’ultima partitura che Mozart cominciò a comporre nel 1791. Mozart compose il “Requiem” alle soglie della morte, dopo esser rimasto inchiodato al suo letto e quando sentiva che la sua fine si avvicinava: anche per questo quest’opera ha una forza straordinaria. “La vita è così bella, ma nessuno può cambiare la durata della propria vita. Ora sto per giungere alla fine, questo è il mio Requiem: non deve restare incompiuto” – diceva il grande artista. L’esecuzione di quest’opera di Mozart nella chiesa di San Giacomo, a cui hanno collaborato circa cento elementi tra suonatori e cantanti, è stata diretta dai solisti dell’Opera del Teatro Popolare Croato di Osijek: il soprano  Jasna Komendanović, il mezzosoprano Irena Parlov, il tenore Ladislav Vrgoč ed il basso Ivan Šarić. Erano presenti anche la Corale Accademica “Pro Musica” di Mostar, diretta da don Dragan Filipović coadiuvato da Marijana Pavlović; l’Orchestra del Teatro Popolare Croato di Osijek e la Formazione da Camera dell’Orchestra Sinfonica di Mostar. Prima dell’inizio dell’esecuzione, il parroco di Medjugorje fra Marinko Šakota ha salutato tutti i presenti dicendo: “Cari amici, cari artisti di Osijek e di Mostar, benvenuti nella parrocchia di tutto il mondo. Noi glorifichiamo Dio in diversi modi – con le parole, col silenzio e forse soprattutto con la musica -. Grazie a tutti voi! Che questa sia una preghiera”. Poi don Dragan Filipović, organizzatore del concerto, ha sottolineato che i membri della Corale “Pro Musica” avevano a lungo desiderato di andare a cantare il “Requiem” a Vukovar. “Avevamo tenuto un concerto a Dubroivnik nel 2009 e c’era anche Puškarić, il primo componente dell’Opera del Teatro Popolare Croato di Osijek, Io gli espressi il nostro desiderio di andare a Vukovar. Dopo un po’ di tempo, egli mi chiamò e mi mise in contatto col Signor Schneiderom. Ci accordammo con facilità non solo per Vukovar, ma anche per Đakovo e per Osijek. Ed ecco che è nata la nostra collaborazione”, ha affermato don Dragan. La bacchetta di Filip Pavišić, che dopo il concerto non ha nascosto la propria soddisfazione, ha diretto l’intero complesso di artisti durante l’esecuzione. (foto)