Esperienze di pellegrini di Medjugorje

data: 14.11.2013.

Don Romano Nardin e don Mario Dall'Arche, della Diocesi italiana di Vittorio Veneto, e l’organizzatrice di pellegrinaggi Bruna Calesso, per cui quello è stato il centoquarantesimo pellegrinaggio a Medjugorje, quest’estate sono stati a Medjugorje. Quella volta Don Romano è venuto a Medjugorje come assistente spirituale del gruppo di pellegrini, cosa che ritiene una missione meravigliosa: “Per un sacerdote è una grande grazia venire in questo luogo, perché può testimoniare tantissimi frutti nei suoi fedeli. Ho sentito parlare di Medjugorje nel 1982/1983 e sono venuto per la prima volta nel 1996. Anche allora ero venuto come assistente spirituale di un gruppo e, se non mi sbaglio, questa è la mia tredicesima venuta dalla Regina della pace”. Nella sua parrocchia vede veramente i frutti delle apparizioni di Medjugorje, e lo stesso gli testimoniano anche altri parroci riguardo ai loro fedeli: “A Medjugorje le persone vivono forti esperienze di fede e questo è evidente anche dal fatto che molti, che prima venivano a Messa raramente, dopo il pellegrinaggio a Medjugorje cominciano a venire regolarmente. Sono visibili dei forti cambiamenti nella vita dei fedeli”, ha sottolineato Don Romano. Don Mario è sacerdote già da quarantasei anni. È venuto in pellegrinaggio a Medjugorje per la prima volta nel 1983 o nel 1984: “Viaggiavamo su strade brutte, non c’erano neppure cartelli che indicassero Medjugorje, per cui era molto difficile trovarla, ma le persone venivano. La semplicità di vita a Medjugorje mi ha toccato fortemente e si vede veramente che le persone sono molto devote a Messa, che vivono quest’esperienza che è loro donata. Questo mi ha impressionato! La Messa ogni giorno, le persone del posto attive, vengono a Messa ogni sera. Sono stato testimone di numerosissime conversioni di pellegrini, ho visto che i giovani cambiano. Il festival dei Giovani esercita un particolare influsso su di loro e ne attira sempre di più”. Don Romano e don Mario sono venuti, insieme ad alcuni altri sacerdoti, nel gruppo di pellegrini della signora Bruna Calesso, che da anni porta pellegrini in questo luogo mariano. Bruna è venuta per la prima volta a Natale del 1983: “Un sacerdote, amico della mia famiglia, mi ha invitato a guardare delle foto di Medjugorje”, ha raccontato Bruna ed ha aggiunto: “Il tutto mi ha toccato, abbiamo cercato qualche indirizzo di Medjugorje e poi siamo partiti con due automobili nel Febbraio del 1984. Sono venuta con mio marito e le mie figlie, mentre sull’altra macchina c’erano dei nostri amici. Era molto freddo, soffiava la bora. La prima persona che abbiamo incontrato è stata fra Slavko Barbarić. Ci ha visti in dodici, ci ha chiesto da dove venivamo e poi ci ha portato in ufficio parrocchiale e ci ha offerto un tè. Sono poi tornata due mesi dopo con delle mie amiche e da allora sono venuta centoquaranta volte! Medjugorje mi ha cambiato la vita, ho incontrato il Signore. Ero cristiana anche prima, andavo in chiesa, ma era una fede tradizionale. Qui ho incontrato il Signore, ho cominciato a conoscerlo meglio e a seguirlo, ho conosciuto la Madonna”.