FOTO Triduo Pasquale e Pasqua a Medjugorje

data: 19.04.2019.

Con la Solenne Celebrazione Eucaristica che il Visitatore Apostolico per la parrocchia di Medjugorje ha presieduto la sera del 18 aprile — Giovedì Santo — presso la chiesa parrocchiale di Medjugorje, i numerosi fedeli e pellegrini presenti sono stati introdotti nel Triduo Pasquale della Passione, Morte e Risurrezione gloriosa del Signore.

Nella sua Omelia, l’Arcivescovo Hoser ha ricordato che, il Giovedì Santo, Gesù ha istituito l’Eucaristia come memoriale della sua morte e risurrezione, chiedendo ai suoi discepoli di celebrare la sua morte e risurrezione fino alla sua seconda venuta.

“Gesù stesso ha dato loro la prima Comunione e li ha ordinati sacerdoti”, ha detto Mons. Hoser, aggiungendo che il termine “comunione” (in latino “communio”) significa essere insieme, vivere insieme ed amarsi a vicenda. 

“L'amore che egli dà al nostro cuore umano ci rende capaci di amare come lui, fino a giungere all'amore verso i nemici. Innalzato sulla Croce, Gesù ha detto per i suoi uccisori: ‘Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno!’. La Comunione eucaristica porta numerosi frutti: accresce la nostra unione con Cristo, ci separa dal peccato. L'Eucaristia fa la Chiesa, ci sprona all'impegno verso i poveri, ed infine, secondo le parole di sant'Agostino, è sacramento di devozione, segno di unità e vincolo d'amore“, ha detto l'Arcivescovo Hoser nella sua Omelia.

Mons. Hoser ha poi anche lavato i piedi agli “apostoli”, rappresentati da alcuni fedeli della parrocchia e delle comunità di Medjugorje, con diverse vocazioni e missioni. Tra quelle dodici persone c'era anche il parroco di Medjugorje, fra Marinko Šakota.

Il Venerdì Santo si è svolta, a Medjugorje, anche la tradizionale Via Crucis sul Križevac. Fin dalle prime ore del mattino, i fedeli si sono recati sul Križevac a pregare tale pio esercizio in modo organizzato, a gruppi linguistici. Fra Marinko Šakota, parroco di Medjugorje, ha guidato, a partire dalle ore 11:00, la Via Crucis in lingua croata per i numerosi parrocchiani e pellegrini di quella lingua. La sera del Venerdì Santo si è poi tenuta, presso la chiesa parrocchiale di Medjugorje, la Celebrazione della Passione del Signore con il bacio della Croce, che è stata presieduta da fra Zvonimir Pavičić.

La sera del 20 aprile, presso la chiesa parrocchiale di san Giacomo, l’Arcivescovo Mons. Henryk Hoser, Visitatore Apostolico per la parrocchia di Medjugorje, ha presieduto i Riti della Veglia Pasquale, che sono stati concelebrati da quarantotto sacerdoti. La Veglia Pasquale conclude il Triduo Pasquale e dà inizio alla Celebrazione della Risurrezione del Signore.

Nella sua Omelia, Mons. Hoser ha evidenziato che la Liturgia della Veglia Pasquale è il culmine di tutte le Celebrazioni Liturgiche nel corso dell’intero anno.

“Già da duemila anni non c’è una notizia migliore di questa. Gesù Risorto, il Figlio di Dio, ci cerca là dove siamo. Non ha paura di accostarsi a noi, di toccarci nelle più intime profondità del cuore e di trascinarci verso l'alto, alla pienezza della vita. Questo prodigio, qui a Medjugorje, avviene ogni giorno. Ritorniamo alla grazia del nostro battesimo, e diventeremo capaci di diffondere la fede della Chiesa e di incamminarci decisamente sulla via della salvezza e della santità”, ha affermato Mons. Hoser, aggiungendo che Il Santo Papa Giovanni Paolo II, nell'anno 2000, ha istituito, nella prima Domenica dopo Pasqua, la Festa della Divina Misericordia, “che è il frutto più grande della Morte di Cristo e della sua Risurrezione”.

Per Pasqua, l’Arcivescovo Hoser ha augurato a tutti di vivere sempre e dovunque la gioia della Risurrezione. “Per il cristiano, per un autentico discepolo del Signore, non esistono situazioni senza speranza, poiché Gesù Cristo è il centro del cosmo e della storia. Egli è il centro della nostra esistenza e della nostra vita”, ha concluso Mons. Hoser.  

A Medjugorje, la Pasqua — la Solennità della Risurrezione di Cristo — è stata celebrata in modo solenne. La Celebrazione eucaristica delle ore 11:00 di quel giorno è stata presieduta, dinanzi a migliaia di persone, tra parrocchiani e pellegrini locali e stranieri, da fra Ivan Dugandžić. Al termine della Santa Messa è seguito il tradizionale scambio di auguri nel luogo in cui sono ubicate le fondamenta dell’antica Chiesa parrocchiale. La Celebrazione Eucaristica delle ore 18:00 è stata, invece, presieduta da fra Ante Kutleša. (foto)