Giovedì 4 agosto al Festival dei Giovani

data: 05.08.2016.

Giovedì 4 agosto 2016, il programma mattutino del Ventisettesimo Incontro Internazionale di preghiera dei Giovani a Medjugorje ha avuto inizio alle ore 9:00, quando fra Stanko Ćosić ha guidato la preghiera del mattino, seguita poi da una catechesi tenuta da don Ciril Ćuš, parroco delle parrocchie slovene di Žetale e Stoperce. Egli ha invitato i giovani ad essere misericordiosi.

 

La prima testimonianza della giornata è stata quella di Suzana Kosinec, operatrice presso la comunità “Majka Krispina”. Questa Associazione, che opera a Medjugorje, ha per motto la frase “DICIAMO SI’ ALLA VITA”, anche a quella non ancora venuta alla luce. Il Signore Dio ha creato e colmato di senso ogni vita, rendendola il più grande dei doni. Essa ha inizio dal concepimento ed ha, per divina disposizione, il diritto di nascere e di svilupparsi. Inoltre l’Associazione si prende cura di proteggere la vita delle ragazze e delle madri che sono state ferite dalle loro famiglie o dalla società.

 

Don Marijan Štingl, un sacerdote novello proveniente dalla Croazia, ha poi reso testimonianza sul suo cammino di vita. Viene a Medjugorje già da nove anni ed è qui che è nata la sua vocazione sacerdotale, che ha alle sue spalle una storia lunga e interessante. Egli è stato ordinato sacerdote il 25 giugno 2016. Il programma mattutino si è poi concluso con la testimonianza di Vincenzo Farinaceo, un ragazzo italiano che fa parte del coro e dell’orchestra che in questi giorni segue il Festival.

 

Il programma del pomeriggio si è svolto tutto nel segno della Comunità Cenacolo. Anche quest’anno alcuni membri della Comunità hanno dato la loro testimonianza, spiegando come la Comunità abbia cambiato le loro vite. Quel pomeriggio essi si sono presi anche cura del canto e della musica, al posto del coro e dell’orchestra internazionale. Alle ore 18:00 si è poi svolta la preghiera del Rosario, seguita dalla Santa Messa delle ore 19:00. L’Eucaristia è stata presieduta da don Marijan Štingl e concelebrata da quattrocentosette sacerdoti. L’omelia è stata, invece, tenuta da don Ciril Ćuš. Dopo la Santa Messa serale, alcuni membri della Comunità Cenacolo hanno inscenato una rappresentazione intitolata “Credo”.

 

Marco, un membro della Comunità, ha espresso cosa significhi per tutti loro partecipare al Festival dei Giovani, dicendo: “Per noi questo non è assolutamente uno spettacolo, per noi questo è Vangelo. E’ un nostro grande ringraziamento ai francescani, ed è per noi un grande dono e una soddisfazione. Nella realizzazione di questa rappresentazione sulla Divina Misericordia sono coinvolte un’ottantina di persone”.  (foto)