Inizio di Ottobre a Medjugorje

data: 05.10.2012.

La Solennità di San Francesco, Fondatore dell’Ordine Francescano, è stata celebrata solennemente a Medjugorje Giovedì 4 Ottobre. Il tradizionale e solenne Rito della morte di San Francesco o, come viene ancora chiamato, “Memoria Transitus”, - inserito nel contesto di un Rito liturgico – è stato celebrato dopo la Santa Messa serale alla vigilia della Solennità, presso l’Altare esterno della Chiesa parrocchiale di San Giacomo a Medjugorje. Al Rito hanno presenziato anche i numerosi pellegrini che ad Ottobre, mese della Madonna, si trovano a Medjugorje. L’Ufficio informazioni ha registrato la presenza di gruppi di pellegrini provenienti dalla Germania, dall’Austria, dagli USA, dall’Irlanda, dall’Italia, dalla Francia, dall’Ucraina, dalla Slovacchia, dalla Slovenia, dalla Spagna, dalla Polonia, dalla Serbia, dalla Romania, dal Libano, dal Belgio, dall’Olanda, dal Perù, dall’Inghilterra, dal Canada, dalla Svizzera, dal Brasile e dal Venezuela. Nella moltitudine di pellegrini ne abbiamo incontrato uno irlandese. Il suo nome è Dermot Tierney. Egli è venuto per la prima volta a Medjugorje nel 2001 e, dopo il primo pellegrinaggio, è tornato ogni anno per alcune volte. Nel 2005, insieme a sua moglie, è divenuto accompagnatore di pellegrini a Medjugorje. “In verità non è essenziale quanto spesso veniamo, ma è essenziale ciò che c’è qui: la Madonna, la nostra Madre benedetta, ed i suoi messaggi che cerchiamo di portare con noi e di diffondere a casa, tra le persone. Preghiamo per le persone che non possono venire e che non possono permettersi di venire. Mi considero privilegiato per il fatto di poter venire qui sempre. Questo è semplicemente un luogo fantastico e penso che sia il più vicino al Cielo in cui potremmo mai venire. Per me Medjugorje, la Madre benedetta ed i veggenti sono reali, autentici ed assolutamente meravigliosi” – ha affermato Tierney ed ha aggiunto di aver sentito parlare di Medjugorje e delle apparizioni già nel 1984. “Avevo la cassetta di una apparizione, ma la cassetta non era proprio pulita: non ho potuto capire cosa era successo e ciò che veniva detto. Tuttavia sapevo e sentivo che qualcosa era successo e da allora avevo il desiderio di venire qui, ma semplicemente non mi sono mai forzato a farlo. Un giorno però mia moglie ed io eravamo in vacanza a Cipro e le è balenata l’idea di venire a Medjugorje l’anno seguente. Nel Marzo seguente veniva qui un gruppo. Noi ci siamo iscritti,  siamo venuti con loro e, da allora, veniamo sempre, mentre accompagniamo gruppi dal 2005. Portiamo i gruppi alternativamente, una volta lei e la volta seguente io. Abbiamo portato un discreto numero di persone”. Infine Tierney ha sottolineato che lascia sempre il suo cuore a Medjugorje: “Porto con me questo luogo ogni giorno della mia vita, lo porto con me nel letto e mi alzo avendolo nel cuore. Questa è la mia vita con Medjugorje. Quello che spero è che Medjugorje verrà riconosciuta e che si vedrà tutto ciò che di positivo avviene qui. Da quando sono stato qui la prima volta ho avuto delle esperienze meravigliose che porterò con me nella tomba ed anche nell’Eternità”.