Intervista: Mons. Joseph Vianney Fernando, Presidente della Conferenza Episcopale dello Sri Lanka

data: 23.08.2006.

Mons. Joseph Vianney Fernando, Vescovo della Diocesi di Kandy nello Sri Lanka e Presidente della Conferenza Episcopale dello Sri Lanka, è venuto per cinque giorni in pellegrinaggio a Medjugorje nel Luglio 2006. Venerdì 21.07 ha celebrato la Santa Messa in inglese ed ha tenuto l’omelia. Si è incontrato con i Francescani nell’Ufficio Parrocchiale ed ha parlato con loro degli avvenimenti di Medjugorje. Prima di ripartire, ha concesso una intervista in cui ha parlato della sua Diocesi, del suo paese e delle sue impressioni a Medjugorje. (Intervista: Lidija Paris).

 

Mons. Fernando, grazie di essere qui e di aver accettato di rilasciare questa intervista. Sarebbe così gentile da presentare se stesso, la sua Diocesi, il suo Paese?

            Vengo da un paese che si trova all’estremità meridionale dell’India. E’ una grande isola, ma un piccolo paese con circa venti milioni di abitanti. La maggioranza – circa il 74% - sono buddisti, c'è un 7% di cristiani e un 7% di musulmani, e il resto – il 14% circa – sono induisti. Nel nostro paese sono rappresentate tutte le maggiori religioni. Le due lingue principali sono il cingalese ed il Tamil. Per ciò che concerne la Chiesa, abbiamo 11 Diocesi e 13 Vescovi.

            Il cristianesimo è presente qui già dal V secolo. Quando nel 1505 lo Sri Lanka divenne una colonia portoghese, vi stabilirono la Chiesa ufficiale. 150 anni dopo gli olandesi presero questa terra. Erano Presbiteriani. Proibirono il Cattolicesimo perché identificavano il Cattolicesimo con i Portoghesi. Ribattezzarono tutti i Cattolici è questa fu la prova cruciale per tutti i cattolici nello Sri Lanka. Abbiamo avuto 150 anni di persecuzioni, ma hanno conservato la loro fede. Quando gli olandesi si indebolirono l'impero Britannico, nel 1806, conquistò lo Sri Lanka. I Britannici erano Anglicani, ma non furono duri verso i Cattolici ai quali concedettero la libertà religiosa. Allora la Chiesa cominciò ad aprire scuole in tutto il paese. Grazie a queste istituzioni educative, la Chiesa divenne molto influente. Nel 1948, dopo l'indipendenza, cominciò un movimento di risveglio del Buddismo, ma il culmine fu con la nazionalizzazione delle nostre scuole nel 1960. La gente protestò, ci fu anche violenza, ma noi abbiamo ceduto. Non abbiamo lottato. Il nostro servizio alla nazione nel campo dell'educazione e dell'informazione fu distrutto. Dieci anni dopo avvenne la prima insurrrezione nel Sud sotto l'influsso dei nuovi valori, come il Marxismo ecc.. . Nel 1975 abbiamo avuto una violenta rivoluzione ...

            Abbiamo avuto una lunga guerra nel paese, ora l'armistizio dura da circa tre anni, ma c'è la possibilità di arrivare di nuovo alla guerra, ad una guerriglia tra una minoranza di ribelli ed il governo. Da quando abbiamo ottenuto l'indipendenza dai Britannici, c'è il sentimento permanente che la minoranza Tamil sia discriminata. Questo è un problema di giustizia. Le persone che parlano Tamil sono il 12% della popolazione e la metà di esse vivono nel Sud, dispersi tra i cingalesi. Nella mia Diocesi ho 85.000 Cattolici di cui il 50% o più parlano Tamil. Io parlo entrambe le lingue, tutti i miei Sacerdoti sono bilingui. Lo Sri Lanka è un paese meraviglioso, c’è un clima molto buono nel Sud, ma la parte Nord è secca. Non ci sono industrie. Ci sono aree di presunta discriminazione. Questa è l’attuale situazione nello Sri Lanka.

Cosa fa la Chiesa in questa situazione?

            La Chiesa è in una posizione molto speciale rispetto alle lotte etniche. Solo la Chiesa Cattolica ha aderenti da entrambi i gruppi. I Buddisti sono tutti cingalesi e gli induisti sono tutti Tamil. Anche i Musulmani sono per la maggior parte di lingua Tamil. Nella Chiesa Cattolica ci sono 3 Vescovi di lingua Tamil ed 8 Vescovi di lingua cingalese. Collaboriamo senza problemi, nel 1993 la Conferenza Episcopale dello Sri Lanka ha scritto una Lettera Pastorale sulla situazione del tempo – una nazione in crisi. Abbiamo analizzato tutta la situazione, cioè le percezioni dei cingalesi e dei Tamil. Per risolvere questo problema dobbiamo arrivare alla realtà e non alle percezioni. Abbiamo preso posizione – tutti i Vescovi insieme – sul fatto che la soluzione si trovi nel contesto di un paese sovrano, ma con la massima decentralizzazione verso le periferie, verso le province. Questi conflitti sono recenti. La storia del nostro paese comincia 2500 anni prima di Cristo. Entrambi, cingalesi e tamil, sono venuti alcune migliaia di anni fa dall’India. Entrambe le comunità sono molto radicate qui con le loro tradizioni, le loro culture e le loro religioni.

            Come ho detto, i Vescovi hanno capito che questo problema è rinato a causa delle legittime lamentele dei Tamil nello Sri Lanka. L’ingiustizia si deve correggere con la decentralizzazione del potere verso la periferia.

 

Cosa la porta a Medjugorje?

            E’ da molto tempo che ho questo desiderio di venire, fin dall’inizio delle apparizioni. Nel 1983, due anni dopo l’inizio delle apparizioni, sono diventato Vescovo. Sento sempre persone che sono state a Medjugorje, che parlano in modo meraviglioso di quanto sia grande e forte questa esperienza spirituale: “deve andare là, deve vedere…”. Molte agenzie mi hanno chiesto di venire. Se avessi accettato, invece di essere Vescovo di Kandy, sarei stato Vescovo fuori da Kandy! Un amico, Sacerdote a Palestrina vicino Roma, mi ha detto: “Quando vieni la prossima volta in Europa devi venire. La Gospa desidera che tu venga a Medjugorje!”. Questo mi ha toccato molto. Avevo solo sei giorni. Mi ha detto che avevamo bisogno almeno di 3 giorni. Lui si è occupato di tutto. 

 

Cosa ha fatto a Medjugorje?

Siamo andati sulla Collina dell'Apparizione ed abbiamo pregato il rosario, abbiamo passato 2 ore pregando in vari luoghi. Ho concelebrato la Messa, sono venuto per l'Adorazione … Credo che questo sia un luogo toccato dal divino. Altrimenti non si può capire questo tipo di immediata atmosfera spirituale che si percepisce. Lo dico come umile pellegrino, non come vescovo. 

 

Non c'è contraddizione fra i due! Avete confessato ? 

Una delle cose che mi sono detto è che avrei confessato. Tremendo. Ecco il perchè del lavoro di Nostra Signora. Il secolarismo si sta spargendo molto velocemente. I valori stanno cambiando. Nostra Signora viene di continuo a portare il messaggio della conversione. Sacrificio. Penso che sia necessario.

 

Nostra Signora chiama se stessa, qui a Medjugorje, Regina della pace e della riconciliazione. 

Vediamo cosa accade nel mondo: Israele, Palestina, Libano, India, Kashmir, Sri Lanka, Timor Est … Dio deve essere profondamente preoccupato di questa situazione. Presso la Croce Gesù ci ha donato Maria come nostra Madre…

 

Gesù dice, "Vi lascio la pace, vi do la mia pace … non come vi da il mondo …" Qual'è la differenza?

Gesù ci ha detto molto chiaramente che la pace non può venire attraverso la violenza ma con la compartecipazione, con l'amore fraterno. Ci ha promesso la pace nel suo significato più profondo. C'è una canzone inglese molto bella: "Che sia pace la sulla terra, ad iniziare da me".