Padre Aleksander dell’Arcidiocesi di Parigi: “Medjugorje è un luogo cristocentrico”

data: 10.07.2017.

Padre Aleksander (a destra nella foto) è sacerdote da tre anni, viene dall’Arcidiocesi di Parigi ed ha partecipato al recente Ventiduesimo Seminario Internazionale per Sacerdoti tenutosi a Medjugorje. Nel corso di una trasmissione di Radio “Mir”, egli ha detto di sé: “Vivo in comunità con altri sacerdoti impegnati in altre Diocesi vicine a quella di Parigi, in cui vi è carenza di presbiteri. Sono nato in una famiglia cattolica molto tradizionale, formata dai miei genitori e da quattro figli. Pur essendo stato educato nella fede, negli anni della pubertà, come accade a molte altre persone, l’avevo smarrita. La mia sorella maggiore allora mi ha spronato ad unirmi ad un gruppo di preghiera dove mi sono imbattuto in qualcosa di nuovo, ossia nella consapevolezza che fede e gioia potevano andare di pari passo. In seguito ho poi partecipato a degli esercizi spirituali organizzati dalla Comunità delle Beatitudini. In quei giorni per la prima volta ho fatto una confessione approfondita ed ho potuto quindi fare esperienza del fatto che Dio è amore. Prima di allora lo sapevo in modo teorico, ma quel giorno ho sperimentato per la prima volta questa verità. In seguito ho quindi deciso di dire a Dio il mio eccomi”.

Quest’anno Padre Aleksander ha partecipato al Seminario per Sacerdoti per la prima volta. A riguardo ci ha riferito: “Non mi ha attirato tanto il tema del Seminario, quanto questo luogo in sé, perché per me Medjugorje è un posto non soltanto di preghiera, ma anche di riconciliazione. Nel 2010 ero stato qui da seminarista, ma allora chiaramente non avevo potuto confessare. Ora sono tornato per fare anche esperienza di come si confessa a Medjugorje e del motivo per cui molte persone vogliono accostarsi proprio qui a questo Sacramento. Questa volta sto percependo ancora di più che Medjugorje non è soltanto un luogo mariano, ma anche un posto in cui è possibile rinsaldare il legame con Dio, con Gesù Cristo. Questo è quindi un luogo dal carattere cristocentrico. Ogni volta che vengo, vedo che qui tutto è rivolto verso Cristo: c’è la venerazione della croce e l’Adorazione Eucaristica, ci sono preghiere e meditazioni… Questo è un chiaro segno del fatto che i messaggi della Madonna ci indirizzano verso Cristo. Ciò che si vive qui è molto semplice. La Madonna non ci ha dato delle indicazioni nuove per andare verso Cristo. In questi giorni sto riflettendo sul fatto che anche noi, nella nostra parrocchia, facciamo Adorazione, ma forse ci manca un pochino la forza dello Spirito nel pregare il Rosario. E’ impegnativo presentare la preghiera del Rosario come sorgente di fede forte e di incontro con Cristo. Io ho sempre insegnato ai giovani la preghiera del Rosario, ma ora sento che dovrei farlo con maggior fervore, perché ricordo l’invito che, prima della mia conversione, la Madonna ha fatto a me: quello di pregare il Rosario col cuore”.