Primi giorni di novembre a Medjugorje

data: 04.11.2016.

Stando ai dati forniti dall’Ufficio informazioni, in questi primi giorni del mese di novembre Medjugorje è stata visitata da gruppi di pellegrini provenienti dalla Spagna, dalla Slovenia, dall’Italia, dalla Francia, dal Canada, dalla Germania, dall’Austria, dalla Svizzera, dall’Ucraina, dall’Inghilterra, dagli USA, dal Brasile, dall’Irlanda, dalla Romania, dalla Corea, dalla Polonia, dalla Colombia e dal Messico. In occasione della Solennità di Tutti i Santi e della Commemorazione dei fedeli defunti — che sono giornate particolarmente dedicate alla preghiera per tutti i nostri morti —, solitamente si reca a Medjugorje un gran numero di pellegrini. Oltre alle Messe in lingua croata, in quelle giornate ne sono state quindi celebrate altre nelle lingue dei fedeli stranieri presenti.

Giovedì 3 novembre ricorreva poi la memoria di tutti i defunti dell’Ordine Francescano, e si è quindi pregato in loro suffragio durante la Santa Messa serale delle ore 18:00. Quella sera la Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da fra Tihomir Bazina, parroco della parrocchia di Santo Stefano Protomartire a Čerin. Nella sua omelia, fra Tihomir ha sottolineato quanto segue: “Certamente coloro che non sono più tra noi non hanno vissuto la loro vita tanto per farlo, ma cercando di realizzare qualcosa di importante e utile. Intendevano lasciare qualcosa dopo di loro, e l’hanno fatto di certo. Nel corso della storia della Chiesa, moltissimi sono stati i religiosi e le religiose che hanno vissuto una vita consacrata a Cristo. Molti di loro sono stati poi proclamati santi o sante, ma molto più numerosi sono quelli che nella loro vita hanno compiuto gesti piccoli, nascosti e semplici, svolgendo le mansioni più comuni. Diversi francescani secolari hanno ispirato e consacrato totalmente la loro vita a Cristo, ed è proprio di loro che oggi vogliamo far memoria. La memoria di tutti i defunti e le defunte dell’Ordine Francescano è per tutti noi un’occasione ideale per meditare sulla nostra vita e pensare a coloro che non ci sono più. Per riflettere sul mistero della morte e sul futuro a cui il Signore ci chiama”. Con i loro canti, i membri della Gioventù Francescana di Gradnići hanno reso più solenne la Celebrazione.