Quarto giorno di Mladifest. Mons. Guido Gallese ha detto ai giovani: “Non abbiate paura!”

data: 05.08.2021.

Il quarto giorno del Festival è iniziato alle ore 10 con la preghiera mattutina guidata dal parroco di Medjugorje, p. Marinko Šakota e l'invocazione allo Spirito Santo, seguita dalla catechesi di p. Bojan Rizvan, un giovane sacerdote di Zara, il quale sette anni fa celebrò la sua prima santa Messa a Medjugorje, sottolineando che Medjugorje è un luogo dove viene la Provvidenza. “La giovinezza è un tempo di scelta e un tempo in cui scegli la direzione della tua vita. E tutte le direzioni sono possibili... La giovinezza è un tempo di scelta ed è normale che le nostre domande fioriscano. Se hai le domande e sei giovane, significa che sei sano. Se hai un cuore amorevole, è in grado di porre le domande giuste. I giovani sono spesso coinvolti nel porre domande. La vita non sono solo le domande. La vita è una realtà. Non hai bisogno di pensare molto. Hai bisogno di vivere. Dico spesso ai giovani: Smettete di pensare! Prendete una decisione!  La cosa peggiore per i giovani, nello stato di riflessioni stato è cadere nel dubbio. Vivere nel dubbio è la cosa più pericolosa nella vita dei giovani, perché il dubbio è terreno fertile per l'azione del diavolo. Dobbiamo andare avanti, non aspettare costantemente. La riluttanza è una manifestazione di tiepidezza, e la manifestazione della tiepidezza mostra la nostra immaturità. È bene chiedersi: ‘Come viviamo dopo aver incontrato Cristo?’ Siamo chiamati ad essere annunciatori della Buona Novella. La giovinezza non è una questione di età, ma la consapevolezza della freschezza del cuore”.

Dopo di lui, è seguita una testimonianza ai giovani, del rapper Guller Esteban – Grillex, sul suo percorso di vita e conversione. Il programma è proseguito alle 17 con le testimonianze dei ragazzi e delle ragazze della comunità Cenacolo, che dopo la Messa hanno presentato il film fatto da loro.

Il programma di preghiera serale sull’altare esterno della chiesa di San Giacomo ha iniziato, come ogni giorno, con la preghiera del rosario, dopo di che la Santa Messa è stata celebrata dal Vescovo della diocesi di Alessandria della Paglia, Italia, mons. Guido Gallese. Concelebravano P. Miljenko Šteko, Provinciale della Provincia Francescana dell’Erzegovina e altri 332 sacerdoti.

Mons. Gallese, nella sua omelia, ha parlato del brano del Libro dei Numeri in cui Mosè invia esploratori nella Terra Promessa “per indagarla, per vedere quali sono le condizioni per entrarvi… Al ritorno raccontano ciò che i loro occhi hanno visto, ma raccontato anche ciò che vide il loro cuore. Così alcuni dissero: ‘Possiamo andare a conquistare quella terra’, e altri dissero: ‘No! È una terra bellissima piena di frutti, ma anche piena di giganti. Quindi non possiamo andare a conquistare quella terra perché ai loro occhi siamo piccoli come locuste’. Naturalmente non c'erano giganti in quel paese, ma quando abbiamo paura, allora quella paura rende i problemi giganteschi e loro avevano paura. E così scrissero così”.

Mons. Gallese ha suscitato un gran entusiasmo nei giovani dicendo: “Cari giovani, ‘non abbiate paura’! Così diceva san Giovanni Paolo II. all'inizio del suo pontificato: ‘Non temete! Aprite le porte a Cristo!’. Quando abbiamo paura perdiamo l'obiettivo della nostra vita e il popolo che ha paura perde la Terra Promessa. Se mai vogliamo andare da qualche parte nella vita, non dobbiamo avere paura. Mai! Perché è così importante non avere paura? Perché la paura è l’opposto della fede, anzi la fede è l'opposto della paura”, ha detto, riferendosi a un brano del Vangelo in cui Gesù dorme su una barca mentre arriva una forte tempesta, che si calma quando Gesù viene svegliato dallo spavento discepoli.

“Gesù ci chiede una grande fede. Quando abbiamo paura e di conseguenza commettiamo un errore e non abbiamo fede, dobbiamo riconoscere che abbiamo peccato. Dobbiamo ricordare le opere di Dio. Il salmo dice: ‘Presto dimenticarono le sue opere, non ebbero fiducia del suo progetto’. Dobbiamo ricordare che Dio è con noi e ci chiede di avere fiducia in Lui nella nostra vita anche in situazioni in cui la nostra barca sembra affondare. Ci sembra che Dio non esista, che Dio dorma, che Dio non si interessi affatto di noi, ma è sempre pronto a salvarci, solo noi dobbiamo avere fede”, ha affermato il Vescovo Guido Gallese, invitando alla fine a donare la nostra vita a Gesù, sicuri che Egli ci concederà la guarigione e la salvezza.


Messaggio del cardinale Christoph Schönborn

Dopo la santa Messa, p. Marinko Šakota ha letto un messaggio ai giovani, che anche quest'anno è stato inviato dall’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn.

“Cari giovani partecipanti al 32o Festival dei Giovani a Medjugorje!

Unito a voi nella gratitudine, anche quest’anno vi invio saluti e benedizioni.

Dopo l’interruzione dello scorso anno a causa del Covid, avete nuovamente potuto recarvi a Medjugorje in gran numero. Cosa vi spinge a questo viaggio, per alcuni molto lungo? Nessuno vi ha ordinato di farlo. Lo fate perché qualcosa, e, più precisamente, qualcuno vi attrae.

Da quando la Madonna, quarant’anni fa, è apparsa per la prima volta ai giovani veggenti, molte persone, giovani e anziane, hanno percepito tale attrattiva. Vicino a Maria hanno ritrovato consolazione e forza, gioia e speranza; e molti hanno ricevuto il dono del perdono per mezzo della Confessione. Così anche voi vi siete recati là per ritrovare Maria, il che significa sempre ritrovare suo Figlio. Vi auguro di ritornare a casa da Medjugorje corroborati, con la gioia della comunione che là avete potuto sperimentare.

Le preoccupazioni e le avversità sono molte, ma corroborate la speranza che è in voi e trasmettetela agli altri. Molti attendono dei testimoni di speranza: voi potete essere quei testimoni!''

Vi saluta di cuore il vostro Cardinal Christoph Schönborn (FOTO)