Santa Messa in memoria dei frati uccisi della parrocchia di Medjugorje

data: 12.02.2010.

Nella memoria di quest’anno del Beato Alojzije Stepinac, il 10 Febbraio, nella parrocchia di Medjugorje si è pregato anche per i francescani uccisi che erano nati nella parrocchia di Medjugorje: fra Križan Galić, fra Jozo Bencun, fra Marko Dragićević, fra Mariofil Sivrić, fra Grgo Vasilj e fra Jenko Vasilj, 6 dei 66 frati della Provincia Francescana di Erzegovina che i partigiani uccisero durante ed al termine della Seconda Guerra Mondiale. La Messa serale alle ore 18:00, nella Chiesa parrocchiale di Medjugorje, è stata presieduta da fra Karlo Lovrić e concelebrata da 10 Sacerdoti. All’inizio della Messa, si è rivolto ai presenti fra Petar Vlašić, Parroco di Medjugorje, che ha detto che non c’è una sola famiglia nella parrocchia di Medjugorje che non abbia avuto almeno una persona uccisa durante quel periodo. Fra Karlo nell’omelia, parlando dei francescani uccisi, ha detto tra l’altro: “Preghiamo per loro, ma allo stesso tempo li preghiamo. Non si sono spaventati e non hanno rinnegato la Chiesa, al contrario hanno dato la loro vita per Gesù e per la patria. Grazie a loro per questo!”. Ricordiamo che i partigiani uccisero fra Križan Galić il 30 Ottobre 1944 con una bomba lanciata attraverso la finestra della casa parrocchiale di Medjugorje. Egli è sepolto nel cimitero Kovačica a Medjugorje. Il 14 Febbraio 1945 i partigiani prelevarono fra Jozo Bencun con sei confratelli dal convento di Mostar, li uccisero e li gettarono nella Neretva. L’11 Febbraio i partigiani prelevarono Fra Marko Dragićević con due confratelli dalla Santa Messa a Izbično e li uccisero in un luogo sconosciuto. L’8 Febbraio 1945 i partigiani catturarono fra Mariofil Sivrić nel mulino dei frati a Široki Brijeg. Non lo uccisero subito con gli otto confratelli, ma in seguito lo uccisero in un luogo sconosciuto il 12 Febbraio 1945. Il 14 Febbraio 1945 i partigiani prelevarono dal convento di Mostar fra Grgo Vasilj con sei confratelli, li uccisero e li gettarono nella Neretva. Nel Maggio 1945 i partigiani uccisero fra Jenko Vasilj sulla “Via Crucis” presso Klanjce, con molti altri sacerdoti e croati e cattolici di quel tempo. Al loro sacrificio si uniscono anche i sacrifici di circa 700 parrocchiani di Medjugorje che hanno dato la loro vita nel corso della Prima e della Seconda Guerra Mondiale e della recente guerra in Patria. (photo)