Simposio su fra Stanko Vasilj

data: 30.07.2013.

In occasione del ventesimo anniversario della morte di fra Stanko Vasilj (Medjugorje, 20 luglio 1920 – Ospedale di Spalato 30 giugno 1993), l’Ufficio parrocchiale di Medjugorje e le Comunità locali di  Bijakovići e Medjugorje, il 23 luglio scorso, hanno organizzato un Simposio dedicato alla sua figura ed alla sua opera.
Di fra Stanko hanno parlato i francescani, storici, avvocati, musicisti e scrittori  fra  Tomislav Pervan, fra Ivan Dugandžić, fra Robert Jolić, Ivica Šarac, Josip Muselimović, Snježana Vrbanec, Krešo Šego e fra Marinko Šakota.
Fra Tomislav Pervan ha parlato della vita, della figura e dell’opera di fra Stanko Vasilj, nonché della sua attività pastorale e musicale. “Fra Stanko è stato un francescano che ha veramente impresso al suo tempo, alla sua comunità ed al suo popolo un sigillo indelebile”, ha sottolineato fra Tomislav Pervan. Dell’eredità teologico – pastorale di fra Stanko Vasilj, con particolar riferimento alle tematiche conciliari, ha parlato fra Ivan Dugandžić. “Per fra Stanko, la teologia ed il lavoro pratico erano inscindibili”, ha sottolineato il relatore. Fra Robert Jolić ha poi presentato la biografia e bibliografia di fra Stanko, comprendente sia libri che articoli, evidenziando il suo eccezionale valore per le future ricerche. Ivica Šarac ha parlato dell’audacia del pensiero critico di fra Stanko, mentre l’avvocato Josip Muselimović ha trattato l’argomento del processo da lui subito e del periodo trascorso in prigione. Purtroppo, anche se fra Stanko è stato condannato a una pena detentiva di dieci anni, di cui sette scontati, non sono ancora stati ritrovati i documenti del processo. La Professoressa Snježana Vrbanec ha parlato dell’attività musicale di fra Stanko, mentre lo scrittore Krešo Šego ha parlato di fra Stanko come acuto scrittore ed, in particolare, del libro del testamento del frate.
Fra Stanko è conosciuto al grande pubblico soprattutto quale autore dell’inno di Medjugorje “Alla Madre della Pace”, ma è rimasto impresso anche come operatore pastorale impegnato, come teologo, come musicista, come polemista e scrittore…
Fin dai primi giorni delle apparizioni della Madonna e fino al 1987, fino all’anno in cui il suo stato di salute glielo ha consentito, fra Stanko veniva quasi ogni sera a Medjugorje dal convento francescano di Humac, in compagnia di tre confratelli più anziani - fra Janko Bubalo, fra Vinko Dragićević e fra Luka Sušak – a confessare i fedeli. Fra Stanko dirigeva anche regolarmente la musica ed il canto durante il programma liturgico di preghiera serale.
Al termine del Simposio, di fra Stanko, ha parlato il Parroco di Medjugorje, fra Marinko Šakota, indirizzando anche parole di ringraziamento a tutti i partecipanti e comunicando che gli Atti del simposio verranno pubblicati in una speciale raccolta. Il Simposio è stato arricchito dal punto di vista musicale dai membri del Quartetto d’Archi dell’Orchestra Sinfonica di Mostar e dalla cantante d’opera Jelena Kordić, accompagnata al pianoforte da Melihe Kolukčija.
Anche il proseguo di quella giornata è stato nel segno dell’opera di fra Stanko: durante la Santa Messa serale sono stati eseguiti dei suoi canti e, dopo la Santa Messa, si è svolto un solenne incontro accademico durante il quale è stato proiettato un documentario di fra Marinko Šakota e Mario Vasilj Totin su questo figlio della nostra terra. (foto)