Solenne Celebrazione della Presentazione del Signore a Medjugorje

data: 04.02.2017.

Come è consuetudine in questo periodo, a Medjugorje si sta vivendo un momento più tranquillo, caratterizzato da una minore presenza di pellegrini. Giovedì 2 febbraio i parrocchiani di Medjugorje, insieme ad alcuni piccoli gruppi di pellegrini provenienti dagli Stati Uniti d’America, dall’Italia, dalla Germania, dalla Polonia e dalla Spagna, hanno celebrato solennemente la Festa della Presentazione del Signore al Tempio (detta anche “Candelora”). In quella data, in cui si celebra anche la Giornata della Vita Consacrata, a Medjugorje, sono state celebrate sette Sante Messe, di cui tre in lingua croata. Quella delle ore 11:00 è stata presieduta da fra Karlo Lovrić che, nel corso della sua omelia pronunciata per l’occasione, ha detto tra l’altro:  

 

“Maria, Giuseppe ed il Bambino Gesù, obbedienti alla legge mosaica, vanno al tempio. Perché ci vanno? Perché riconoscono in quella maternità un grande mistero che li lega a Dio stesso, e in quel Figlio riconoscono il Dono proveniente dal Padre. Che meravigliosa visione della vita! Noi cristiani non dobbiamo mai stancarci di difenderla! La vita è di Dio ed è sacra. Spegnere una vita vuol dire rifiutare Dio, e farlo è sempre una grande sventura. Oggi l’aborto, ovvero l’uccisione di un bambino non ancora nato, sì è diffuso a tal punto che possiamo dire che la civiltà è arretrata di alcuni secoli. La Chiesa, anche se purtroppo da sola, continua a difendere la vita non nata e ad opporsi all’uccisione di questi bambini. Va ricordato che, quando una vita viene ferita in un suo punto, si aprono le porte al possibile ferimento dell’intera vita di quell’individuo. Allora vengono misconosciuti la dignità ed il rispetto dovuto ad ogni persona. La Chiesa sta con Maria e Giuseppe. Loda Dio per il dono della vita e percepisce con forza la santità e l’intangibilità di quella di ogni individuo. Nel tempio si verifica una scena significativa: mentre quell’umile famiglia di Nazareth vive la sua fede mettendo in pratica la legge di Mosè, sono in pochi a notare ciò che avviene. Gli stessi sacerdoti del tempio sono ciechi, e neppure loro notano nulla. In essi traspare più abitudine che fede. Coloro che visitano il tempio si affrettano ad offrire dei sacrifici animali, forse pregando il Signore di mandare il Messia promesso. La loro preghiera è, però, potremmo dire contraria a Dio. Essa è colorata di una certa loro aspettativa, che Dio non potrà mai accettare. Il Messia è già qui, la promessa è adempiuta, ma molti non lo vedono. Anche Dio ha un suo aspetto particolare, che non possiamo immaginare secondo i nostri desideri. Se fosse possibile farlo, allora saremmo soltanto di fronte ad un comune idolo. Dio può essere trovato, scoperto, accolto, e Dio può essere anche conosciuto. Spesso noi, però, non cerchiamo Dio, ma soltanto l’ombra della nostra superbia. Noi vorremmo dargli ordini su come dovrebbe comportarsi, ma non è in questo modo che si giunge alla fede, poiché essa nasce su un terreno che si chiama umiltà”.

 

Il programma liturgico di preghiera serale è iniziato con la preghiera del Rosario presieduta da fra Slavko Soldo, mentre la Santa Messa delle ore 18:00 è stata presieduta da fra Vjekoslav Milićević e concelebrata da cinque sacerdoti. Dopo la Santa Messa serale, i fedeli sono rimasti in Adorazione a Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare fino alle ore 20:00.