Testimonianza: Mons. Geevarghese Mar Divannasios Ottathengil, Vescovo della Diocesi di Bathery (India)

data: 23.07.2005.

Mons. Geevarghese Mar Divannasios Ottathengil, (54 anni) Vescovo Cattolico Indiano di Rito Siro Melchita , Vescovo della Diocesi di Bathery da Kerala (India) è stato in pellegrinaggio a Medjugorje in occasione del 24° anniversario delle apparizioni. E’ venuto a Medjugorje con un gruppo di 25 pellegrini dalla Svizzera. Sabato 25 Giugno, anniversario delle apparizioni, ha concelebrato la Messa serale che è stata presieduta da fra Branko Radoš, Parroco di Medjugorje.

Dopo aver finito i suoi studi a Roma, Mons. Geevarghese tornò in India dove fu nominato Rettore del Seminario Minore e Maggiore della sua Diocesi. E’ stato nominato Vescovo nel 1997. Nel 2003, durante la sua visita ad limina a Roma, il Santo Padre disse che la Chiesa Siro Melchita era una delle Chiese cresciute più velocemente al mondo. La Diocesi di Bathery esiste dal 1979. Ci sono circa 25.000 Cattolici, 98 Sacerdoti, circa 250 suore, 45 seminaristi e molte vocazioni. Il relativismo occidentale sta penetrando nelle grandi città ma non nei villaggi perché le radici cristiane sono molto forti.

Mons. Geevarghese ha dato la sua testimonianza riguardo a Medjugorje a Dragan Soldo per Radio “Mir” Medjugorje.

 

Mons. Geevarghese Mar Divannasios Ottathengil: Ho sentito parlare per la prima volta di Medjugorje circa 15-20 anni fa, ma dubitavo, non ero molto interessato a venire, ma un mio amico, un Sacerdote Svizzero, mi parlò di Medjugorje e della sua esperienza. Dopo la sua venuta a Medjugorje, il suo comportamento come Sacerdote è incredibilmente cambiato. Ha cominciato a pregare bene e nelle relazioni con gli altri è diventato molto umano. E’ un vero prete ora! Questo mi ha fatto pensare: ci deve essere qualcosa a Medjugorje!? Roman Gruether mi disse che Medjugorje era diversa dagli altri luoghi di pellegrinaggio, che conserva una atmosfera naturale e che le persone pregano davvero qui. L’anno scorso ho deciso di venire e vedere. Ora sono venuto con un gruppo dalla Svizzera guidato da  Sylvia Keller.

 

La mia esperienza corrisponde alle mie aspettative. Questi 3 giorni sono una conferma. Uno può sentire lo spirito familiare qui. Le persone che sono impegnate nel servizio fanno anche il più piccolo servizio con amore e con gioia. Questo luogo ci da anche l’esperienza della famiglia universale. Ognuno qui si sente a casa, come nella casa materna. Ho incontrato i veggenti; ho visitato Marija, Ivan e Vicka. Credo che siano veri veggenti. Medjugorje sarà riconosciuto, non c’è dubbio! Oggi o domani, forse un po’ più tardi, al 100% sicuramente sarà riconosciuto!

 

Questi messaggi sono necessari. Preghiera, Santa Messa, penitenza, confessione, digiuno, conversione. In ogni epoca questi sono stati i fondamenti della vita spirituale. Senza Gesù non c’è vita spirituale. Rinnegare se stessi, vivere per Dio e per gli altri. Spesso nell’epoca moderna siamo tentati di competere con Dio, ma dobbiamo comprendere che gli esseri umani sono limitati. Le catastrofi ci aiutano a capire i nostri limiti. L’11 Settembre o lo Tsunami… Comprendiamo quanto siamo piccoli.

 

Medjugorje è una reale chiamata di Dio per il nostro tempo. Le persone che vivono qui sono fortunate. Avete una vocazione speciale. Dovete proteggere questa fraternità universale. Questo non è solo per questa parrocchia, questa regione, questa Diocesi. E’ per tutto il mondo. Dovete promuovere questo spirito universale.