Una moltitudine di giovani al Festival di Medjugorje

data: 03.08.2010.

Il ventunesimo incontro internazionale di preghiera dei giovani – Mladifest, è iniziato a Medjugorje Domenica 1° Agosto 2010 col tema: “Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?” e durerà fino a Venerdì 6 Agosto. Domenica, dopo la preghiera del Rosario alle ore 18:00, si sono presentati giovani da sessantanove paesi del mondo ed il Parroco di Medjugorje fra Petar Vlašić ha rivolto a tutti il benvenuto. La Santa Messa di apertura è stata presieduta dal Provinciale dei francescani di Erzegovina, il Dott. fra Ivan Sesar. Nelle Messe serali concelebrano circa cinquecento (500) sacerdoti. Tutti i programmi del Festival vengono tradotti simultaneamente in inglese, francese, tedesco, italiano, spagnolo, portoghese, polacco, ceco, slovacco, russo, ungherese, rumeno, coreano, arabo, cinese e sloveno. Le guide di gruppi più piccoli traducono il programma per i loro gruppi anche in alcune altre lingue. Già dalla prima sera del festival dei Giovani di quest’anno si nota un accresciuto numero di partecipanti rispetto a tutti i precedenti. Il programma è, come di solito, segnato dalla preghiera, dall’Adorazione a Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare, dalle lezioni e dai canti, che sono accompagnati dal Coro e dall’Orchestra internazionale.
Seguono il Festival dal primo giorno quarantadue giornalisti accreditati di diversi Media mondiali, mentre numerosi portali internet nel mondo riprendono l’audio e il video. Alcune equipes televisive registrano propri documentari.
Tra le particolarità dei gruppi di giovani pellegrini, ricordiamo l’assistente spirituale fra Tomislav ed il suo gruppo della Gioventù Francescana di Pula, che hanno camminato 17 giorni fino a Medjugorje. Da Sarajevo è arrivato in bicicletta fra Danijel Rajić con due studenti, portando nel cuore le intenzioni del rinnovamento spirituale, dell’unità dei popoli e della Chiesa, delle vocazioni e dei giovani. “Il Mladifest dà molto ai giovani. Viviamo tutto questo come una ispirazione dello Spirito Santo. Non abbiamo sperimentato da nessuna altra parte questa moltitudine di bandiere e di mani innalzate a Dio. Questa è la più bella unità della Chiesa, qui a Medjugorje” – hanno affermato. Un gruppo di giovani dalla Germania dice che la bellezza della Chiesa si può vivere solo qui. “Quando pensate che la nostra fede sia morta, venite qui e nella comunione probabilmente di circa cinquantamila giovani vedete che essa è viva. Si sente nell’aria” – ha detto un giovane vestito con un costume del suo paese. La sua connazionale Benedikta, che si trova a Medjugorje per la prima volta, dice: “Sono venuta al Festival per essere più forte nella fede”. Alcuni giovani dall’Austria sono giunti a Dubrovnik in aereo, hanno noleggiato un pulmino ed ogni sera, dopo il programma di Medjugorje, tornano a dormire a Dubrovnik. Tra di loro vi sono alcuni giovani che non sono cattolici. Anch’essi ricordano qualcosa di particolare qui. La fede qui è per loro così vicina. Vengono da famiglie benestanti e non è un problema per loro pagare un hotel a Dubrovnik. Sono arrivati a Medjugorje anche alcuni pellegrini in bicicletta. I membri di un club ciclistico provenienti da un luogo vicino a Bergamo si sono impegnati in un percorso di più di 4.500 chilometri. Dopo il Mladifest continueranno il percorso fino in Terra Santa vivendo e diffondendo i messaggi di pace e riconciliazione. Uno di loro, Marcello vive con reni trapiantati. Egli testimonia: “Sono venuto qui stanco. La mia salute non è molto buona, ma comunque ho detto: vado in pellegrinaggio”. Al Festival partecipa anche un giovane Libanese, membro dell’orchestra internazionale, che è venuto con un gruppo di 150 Libanesi. Egli dice: “Questa è un’opera dello Spirito Santo, è qualcosa che non si può descrivere a parole. Vedo persone giovani e più anziane, tutti vengono a cercare la grazia e ricevono la grazia”. “Ognuno di questi giovani e ragazze che incontriamo ha una così bella testimonianza!” – dicono i giornalisti. (foto)