Veglia di preghiera di Capodanno a Medjugorje

data: 02.01.2010.

Per il Capodanno sono stati a Medjugorje circa diecimila pellegrini, principalmente giovani, di tutto il mondo. Dopo la Santa Messa di ringraziamento, che è stata presieduta alle ore 18:00 da fra Svetozar Kraljević, la Comunità Cenacolo ha rappresentato davanti alla Chiesa con personaggi, testi evangelici, canti e musica il Presepe Vivente di Betlemme. L’Adorazione a Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare, dalle ore 22:00 alle ore 23:00, è stata presieduta dal Dott. fra Miljenko Šteko, mentre la Santa Messa, che è iniziata alle 23:15, è stata presieduta in lingua latina dal Cardinal Dott. Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna, in concelebrazione col Dott. fra Ivan Sesar, Provinciale della Provincia Francescana dell’Erzegovina, e con altri 120 Sacerdoti. Il coro e l’orchestra internazionale ha accompagnato con canto e musica l’intero programma di preghiera.
Il programma di preghiera si è svolto nella Chiesa Parrocchiale di Medjugorje, mentre nel salone giallo, nella tenda e presso l’Altare esterno dietro la Chiesa è stata predisposta una trasmissione audio e video. Il programma è stato tradotto simultaneamente in molte lingue mondiali. Radio “Mir” Medjugorje ha trasmesso tutto sulle proprie onde, mentre molte altre stazioni radio ed internet e portali nel mondo hanno ripreso il suo programma.
Come era stato già annunciato, l’Arcivescovo di Vienna Cardinal Dott. Christoph Schönborn è giunto a Medjugorje, in visita privata, lunedì 28 dicembre ed è rimasto fino al 2 gennaio 2010. Durante la sua visita a Medjugorje ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti. Nell’intervista con Max Domej, per i Media Austriaci, alla domanda su cosa l’avesse spinto a venire a Medjugorje, tra l’altro ha detto: “Conosco Medjugorje già da molti anni, non personalmente perché non ero ancora mai stato qui, ma nella nostra Diocesi e molto al di là di essa sperimento i frutti di Medjugorje. Ho sempre detto un'unica e stessa cosa, ciò che Gesù dice nel Vangelo: l’albero si riconosce dai frutti. Quando da noi vedo i frutti di Medjugorje, posso dire che l’albero è sicuramente buono”.
Parlando poi di Medjugorje nella Chiesa, il Cardinale ha aggiunto: “L’istanza suprema nella Chiesa è la Santa Sede, il Santo Padre e la sua Congregazione per la Dottrina della Fede, che è davvero l’istanza più alta in tutte le questioni di fede e di morale. La Suprema Autorità della Chiesa ci ha dato direttive chiare, non da parte del Papa stesso, ma da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede che ha chiaramente confermato ciò che a suo tempo hanno detto i Vescovi della Jugoslavia e che indubbiamente vale come norma per Medjugorje. Ho sempre ripetuto questo, questi testi sono conosciuti, esistono tre elementi che valgono anche oggi e vedo anche la mia visita a Medjugorje nel contesto di tali direttive. In questo senso, la mia visita non è qualcosa di insolito. La Santa Sede, in accordo con la dichiarazione dei Vescovi jugoslavi del 1991, dice:
Primo: Non constat de supernaturalitatae. Questa è una espressione che si utilizza raramente e significa che la soprannaturalità degli eventi non è accertata, ma questa è una formulazione classica della Dottrina Ecclesiastica. Non si dice che la soprannaturalità è esclusa, ma non è, o non è ancora, definitivamente confermata e ciò per una ragione molto semplice che io sostengo completamente. Io sono membro della Congregazione per la Dottrina della Fede ed è comprensibile che io sostenga questo, se dovessimo discutere di questo, cioè: finché i fenomeni continuano, sicuramente non si arriverà ad un giudizio definitivo della Chiesa, perché qualcosa del genere non è ancora stato mai fatto. A Lourdes e a Fatima gli avvenimenti erano terminati, e solo allora la Chiesa ha dato il suo giudizio. Il giudizio definitivo. Anche in questo caso si arriverà a questo prima o poi, ma anche qui lasciamo le mani libere alla Madre di Dio.
Secondo: Non si possono organizzare pellegrinaggi ufficiali, dunque io non posso organizzare un pellegrinaggio episcopale a Medjugorje. Ciò è in logica connessione con quello che è stato detto nel primo punto. Dunque, non c’è ancora un riconoscimento ufficiale, ma con quella formulazione è detto molto chiaramente che la soprannaturalità non è esclusa. La Chiesa ha detto chiaramente: non è escluso. Non è accertato, ma non è neppure escluso.
La terza cosa che la dottrina della Chiesa dice chiaramente, allo stesso modo in accordo con i Vescovi jugoslavi, è che qui bisogna accompagnare spiritualmente i pellegrini. Ciò significa che davvero deve esistere una pastorale dei pellegrini e molti si adoperano per questo, tra gli altri anche la “Gebetsaktion Wien” che si prende cura dei pellegrini, che li accompagna, che li segue anche dopo il pellegrinaggio ecc. Penso che in questo modo Medjugorje può continuare bene ad andare per la sua strada, con la fiducia che la Chiesa, Madre e Maestra, qui seguirà davvero bene la strada per la quale si va. Consiglierei la pazienza. La Madre di Dio con noi ha così tanta pazienza che già da quasi 29 anni qui in un modo molto diretto mostra la sua vicinanza e cura per la parrocchia di Medjugorje e per così tanti pellegrini. Tranquillamente possiamo avere pazienza! 29 anni sono un periodo lungo, ma davanti a Dio non è poi così lungo!”.
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