Bulletin 193
Medjugorje 26 dicembre 2003
"Cari figli, anche oggi vi benedico tutti con il mio Figlio Gesù
in braccio e vi porto Lui che è il Re della Pace,
affinchè vi doni la sua pace. Sono con voi e vi amo tutti,
figlioli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
25
dicembre 2003
CHI E’ LA MIA VIA?
Come cercatori di Dio ci
rallegriamo perché S. Tommaso ha chiesto: Signore, noi non sappiamo dove vai e
qual è la tua via. E’ come se Tommaso, ad alta voce e con sincerità,
esprimesse a nome nostro la realtà della mancata comprensione del
progetto di Cristo, della sua via, della sua meta
... Dove vai? Gesù dice a Tommaso di essere via, verità e
vita Gv 17, 22
In questo modo Gesù si
presenta.
Se vogliamo arrivare a destinazione,
qualunque essa sia, dobbiamo conoscere la via. La via non è soltanto una
strada per le auto, i treni, gli aerei ed altri mezzi di trasporto. La via
è anche una possibilità di incontro. Se vogliamo incontrare un
conoscente o un amico, dobbiamo oltrepassare la via del contatto e della calca
di mani, per arrivare ad un rapporto amichevole. E’ importante conoscere la
via perché, in caso contrario, ci smarriremmo. Come rimanere sulla via che
conduce a Dio e sul suo sentiero è la domanda fondamentale che il
credente si pone. La via che conduce all’incontro con Dio è un compito
fondamentale non solo per la religiosità, ma anche per l’umanità
in genere. Andare incontro al nostro Creatore è un imperativo al quale la
persona tende naturalmente.
Nel mondo senza Dio abbiamo
innumerevoli insegnamenti che negano l’esistenza di Dio e offrono le loro vie.
Molti, nell’ignoranza, soccombono a queste teorie. Spinto da questi pensieri,
il teologo tedesco Hans Küng ha detto ad un giornalista ateo:
«Lei non crede in Dio. E per questo a lei è precluso un mondo
infinito e meraviglioso. Lei è come una persona sorda che non ha la
possibilità di accedere al mondo della bella
musica». In verità è difficile per l’uomo togliersi le
tenebre dagli occhi fino a quando non avverte la bellezza della luce. Per questo
non è necessario dimostrare all’uomo l’esistenza di Dio, ma aiutarlo
ad aprire gli occhi del cuore e dell’anima, perché veda e conosca. Papa Paolo
VI era solito dire: «Non dobbiamo maledire le tenebre, ma accendere la luce!».
Dio per mezzo della Vergine a
Medjugorje ha acceso la sua lampada nel mondo delle tenebre comuniste di allora.
La collina delle apparizioni, per mezzo di Maria, è divenuta la città
sulla montagna, la luce che illumina molti cuori nella notte. Questa luce, come
la stella mattutina nella notte di Betlemme, indica ed illumina la via che
conduce a Gesù. Proprio qui, sulla collina delle apparizioni, l’uomo di
oggi ripete dinanzi alla Vergine la domanda di S. Tommaso sull’indirizzo di
Gesù. La Madonna è una meravigliosa guida a Gesù e non
vuole essere altro. Ella non porta gli uomini a sé, ma a colui che è via,
verità e vita. Per mezzo della Vergine, il pellegrino di Medjugorje
conosce per esperienza Dio e con lei trova la propria via.
Così la Vergine anche a noi, insieme a S. Giovanni Battista, vuole
dire che con l’esperienza della nostra fede saremo via che conduce a Dio anche
per gli altri.
fra Mario Knezović
NUMERO
DI COMUNIONI E DI CONCELEBRANTI
Durante
il mese di novembre nella parrocchia di Medjugorje sono state impartite 33000
Eucarestie e le Sante Messe sono state concelebrate da 1.149 sacerdoti
provenienti dal paese e dall’estero. Durante il mese di novembre a Medjugorje
hanno soggiornato gruppi di pellegrini provenienti da: USA,
Malawi, Germania, Italia, Austria, Messico, Canada, Corea, Inghilterra, Francia,
Malesia, Brasile, Albania, Slovenia, Libano, Vietnam,
Croazia e Bosnia-Erzegovina.
MONS.
TARCISIO ZIYAYE, ARCIVESCOVO DI BLANTYRE, MALAWI, IN VISITA
A MEĐUGORJE
Mons.
Tarcisio Ziyaye, Arcivescovo di Blantyre (Malawi, Africa) ha soggiornato a
Medjugorje all’inizio di novembre. E’
venuto insieme ad un gruppo di 30 fedeli del Malawi, tra cui cinque sacerdoti ed
una suora. Il viaggio è stato organizzato dalla signora Gabrielle Russel
con l’aiuto di numerosi donatori di tutto il mondo, ovvero: gli amici del
Malawi, il centro di Medjugorje in Australia, Medjugorje-Mir di Spalato, gli
amici scozzesi, gli amici missionari che lavorano in Malawi e Tony Smith,
inglese, realizzatore della croce di Medjugorje in Malawi.
Mons.
Ziyaye ha riferito le seguenti impressioni:
“Sono
venuto per la prima volta a Medjugorje con un gruppo composto non solo di laici,
ma anche di cinque sacerdoti ed una suora. Sono felice di essere qui.
Ho
sentito parlare per la prima volta di Medjugorje nel 1989, quando uno dei nostri
venne qui insieme al mio vescovo di allora.
Ora
sono legato a Medjugorje più di allora perché nella diocesi di Blantyre
abbiamo costruito la stessa croce che avete qui sul Krizevac.
Vedo
che questo è realmente un luogo di preghiera. Siamo grati ai veggenti che
ci ispirano. Uno
di loro ha detto che non si viene a Medjugorje per vedere loro, ma per la
preghiera e per approfondire la propria vita spirituale, per approfondire la
devozione verso la Beata Vergine Maria.
Sono
grato anche al personale della parrocchia. Penso che organizzino in modo
eccellente il programma. Aiutano realmente le persone nella preghiera, le
aiutano ad avvicinarsi a Dio, ad essere libere, a toccare la propria interiorità.
E’
davvero bello essere qui!
Porteremo
a casa molti rosari!
In
Malawi ci sono circa 11milioni di abitanti di cui oltre 3 milioni sono cattolici.
Vogliamo
condividerli con loro, perché quando condividiamo qualcosa con qualcuno, questo
incide sulla nostra fede e su quella degli altri. Credo che se mettiamo Dio al
primo posto, se lottiamo contro la povertà spirituale, Dio si preoccuperà
di farci uscire dalla povertà materiale. Di tanto in tanto pensiamo di
essere soli, ma sbagliamo. La condivisione reciproca aiuta tutti.
Tutti
noi, in Europa come in Africa, abbiamo bisogno di predicare senza predicare, cioè
di predicare con la nostra vita.
IL
“KRIŽEVAC” DI MEDJUGORJE SUL MONTE MICHIRU IN MALAWI
L’organizzatrice del gruppo di pellegrinaggio del Malawi, Ray Russell,
ci ha detto:
“Nel settembre del 2000 mi sono
preparata al pellegrinaggio per il giubileo a Roma e Medjugorje. In preghiera dinanzi al Santissimo ho chiesto: “Perché io Signore? Perché posso andare di nuovo? E cosa ne sarà di tante persone del Malawi che
non possono andare?” Subito dopo ricevetti una chiamata da Tony Smith che
mi propose di cercare vicino a Blantyre un monte sulla cui sommità
potessimo realizzare una croce simile a quella del Krizevac e creare una via
crucis come quella di Medjugorje…. Sarebbe stata la Medjugorje del Malawi….
Fu la risposta alle mie preghiere. In
una frazione di secondo il progetto era stato concepito ed avviato. La costruzione del santuario è ancora in corso.”
IL TERZO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI FRA SLAVKO BARBARIC
Il
terzo anniversario della morte di Fra Slavko Barbaric è stato celebrato
il 24 novembre 2003 a Medjugorje ed a Citluk. A
Medjugorje i fedeli hanno ricordato fra Slavko recitando la via crucis sul
Krizevac, nel luogo ed all’ora in cui egli morì il 24-11-2000 e durante
la Santa Messa serale. La via crucis con i testi di fra Slavko è stata
guidata da fra Mario Knezovic e fra Ljubo Kurtovic, mentre la S. Messa serale e
stata celebrata da fra Tomislav Pervan.
Nell’omelia
fra Tomislav ha ricordato i primi giorni delle apparizioni di Medjugorje, i
veggenti e le persone che hanno contraddistinto in modo particolare questo luogo.
Come egli ha detto fra Slavko Babarić è certamente uno di coloro che
hanno impresso uno stampo alla spiritualità di Medjugorje e per questo
occupa un posto di rilievo nella storia di Medjugorje e nei cuori di tutti
coloro che hanno risposto all’invito della Madonna.
Alla via crucis ed alla S. Messa hanno partecipato numerosi
pellegrini e parrocchiani, tra i quali bambini ed operatori del Majčino selo,
fondato da fra Slavko. Nel corso di quella giornata, numerosi fedeli hanno
pregato sulla tomba di Fra Slavko. Anche
gli studenti ed insegnanti della scuola media fra Slavko Barbarić, che porta
appunto il suo nome, hanno celebrato la giornata. Hanno realizzato uno speciale
programma presso la sala del cinema. Al programma hanno partecipato il corpo
musicale della scuola, tre tra le migliori sezioni di recitazione e drammatica
con lo spettacolo «Abbiamo sperato».
Lo spettacolo
è stato seguito da una partita di calcio e l’incontro si è
concluso con un pranzo comune.
Ogni anniversario della morte di Fra Slavko ci ricorda tutto
quello che questo grande uomo e sacerdote ha fatto per la diffusione del
messaggio di pace della Madonna – egli ha dato tutte le proprie forze fino
alla morte. Ogni anniversario è un nuovo incoraggiamento ad aprirsi allo
Spirito di Dio che può compiere miracoli nei cuori di quanti Lo ascoltano.
LA GIOVENTU’ DI MEDJUGORJE SEGUACE DI SAN
FRANCESCO
Nella
parrocchia di Medjugorje è attivo il Frama, che riunisce tutti i giovani
che desiderano seguire Cristo secondo l’esempio di S. Francesco. In occasione
della solennità di Cristo Re il 23 novembre, nella chiesa parrocchiale si
sono radunati 42 giovani della parrocchia appartenenti al Frama; diciotto di
essi erano alla prima promessa, mentre altri cinque hanno prolungato la promessa
di vivere secondo l’esempio di S. Francesco. La S. Messa è stata
celebrata dal parroco fra Branko Radoš e concelebrata dall’assistente
spirituale del Frama a Medjugorje, fra Frane Musić.
Durante
la Messa hanno cantato i giovani del Frama di alcune parrocchie dell’Erzegovina.
JIM
CAVIEZEL, PROTAGONISTA DEL
FILM DI MEL GIBSON “LA PASSIONE DI CRISTO” IN VISITA A MEDJUGORJE
Jim Caviezel, protagonista dell’ultimo film di Mel Gibson
“La passione di Cristo” ha promosso una proiezione privata della versione
non definitiva di questo film il 6 dicembre a Medjugorje.
Durante quello stesso fine settimana, il film è stato
visto in Vaticano anche dai membri della Segreteria di Stato, dai componenti del
consiglio papale, dai mezzi di comunicazione e dai membri della congregazione
per la dottrina della fede. Tutti hanno espresso il loro unanime appoggio al
film.
Nell’intervista
con fra Mario Knezović per a stazione radio “Mir” Medjugorje, Jim e sua
moglie Kerri Caviezel hanno parlato della loro esperienza a Medjugorje e di
quelle durante la realizzazione del film.
Qui di seguito una parte dell’intervista:
Jim
Caviezel:
“Ho
sentito parlare per la prima volta di Medjugorje quando facevo la quinta o la
prima media. Prima si diceva che era come le apparizioni di Fatima, Guadalupe,
Lourdes, ma subito dopo si disse che il vescovo aveva dichiarato che non fossero
vere. Come cattolico devoto, ho accettato quello che lui diceva. Molti anni dopo
ho conosciuto mia moglie, ci siamo sposati e dopo alcuni anni lei si recò
a Medjugorje. Mentre lei era lì, io ero in Irlanda a girare il film «Il
conte di Monte Cristo».
Mi telefonò
in Irlanda; sentii la sua voce diversa, ma subito pensai: Chi sono io per
interferire nella tua esperienza spirituale?
Mi disse che
Ivan Dragićević sarebbe venuto in Irlanda…. Sono andato con lei varie volte
e una volta, durante un’apparizione, ho sentito una presenza fisica.
Ivan mi ha
detto due cose che mi hanno colpito molto:
«Jim, l’uomo
trova il tempo per quello che ama»,
e «l’uomo non trova il tempo per Dio
perché non lo ama».
Poi mi ha
parlato di come pregare col cuore.
Per me
è stato come l’inizio di una missione: pregare sempre col cuore.
Kerri Caviezel:
«Io facevo la seconda media quando il nostro sacerdote ci fece vedere un film
nel quale comparivano i ragazzi durante le loro apparizioni. Ci fu detto che era
tutto vero. Eravamo in una comunità cattolica mista nella quale c’erano
soprattutto croati ed italiani. Mia nonna è al cento per cento croata.
Non mi sembrava difficile credere. Dovevo avere quindici anni quando venni qui.
Appena arrivata, mi accorsi subito che era tutto vero, per quello che provavo
nel cuore. Non ho visto segni, né nulla di simile; sebbene sia stata sempre
cattolica, nella confessione non ho mai provato nulla di simile a quello che ho
avvertito qui. E’ stata un’incredibile guarigione!”
A
proposito dell’esperienza del ruolo di Gesù Cristo nel film hanno detto:
Jim
Caviezel: «Sono arrivato a questa parte attraverso
Medjugorje, attraverso la Madonna. Durante
la preparazione ho utilizzato tutto quello che Medjugorje mi ha insegnato. Mel
Gibson ed io siamo andati a Messa insieme tutti i giorni. I giorni nei quali non
potevo andare a Messa, facevo la comunione. All’epoca sentii dire che il Papa si
confessava tutti i giorni e pensai che anch’io dovevo confessarmi più
spesso. Non volevo che Lucifero potesse esercitare
un controllo su quello che facevo. Pecchiamo con le opere, ma anche con le
omissioni. Il mio peccato di omissione continuo
è quello di non amare a sufficienza. Così la confessione era la
preparazione all’eucarestia. Ivan Dragićević e sua moglie Laureen mi hanno
dato un pezzettino di Croce. La porto sempre con me. Proprio per questo sui miei
vestiti è stata realizzata una speciale tasca. Porto con me anche le
reliquie di Padre Pio, S. Antonio di Padova, S. Maria Goretti e S. Denis, santo
protettore degli attori. Ho anche digiunato. Leggo sempre i messaggi. Ogni giorno mi vedevano col rosario in mano.»
Kerri Caviezel:
«Quando
ho visto per la prima volta la croce su di lui, quando era truccato, non
sembrava mio marito, ma Cristo. Hanno adattato il trucco all’immagine della
Sacra Sindone di Torino, per ottenere proprio quel volto.
Era
così realistico che sembrava davvero di vedere il Cristo:
alcuni
erano pieni di rispetto, altri indifferenti ed altri ancora lo prendevano in
giro.
E’
accaduto ad entrambi:
abbiamo
capito nel nostro piccolo come poteva essere. Tutto questo ha influenzato la
nostra vita; penso che Jim abbia compreso il peso del suo ruolo. Non farà
mai nulla di più importante di questo nella sua vita.»
I parrocchiani, i fedeli delle parrocchie vicine ed i
pellegrini si sono preparati al Natale con una novena. Oltre al programma di
preghiera serale in parrocchia, durante la novena si è recitato il
rosario sulla collina delle apparizioni.
Durante
il periodo dell’Avvento presso la casa di preghiera “Domus Pacis” si sono
svolti due seminari di digiuno e preghiera. Ai seminari hanno partecipato circa
100 pellegrini croati ed austriaci desiderosi di prepararsi al Natale con il
digiuno e la preghiera e di accostarsi al mistero della nascita di Dio sulla
terra.
Durante le festività natalizie nel santuario della
Regina della Pace regnava un’atmosfera di pace, preghiera, comunione tra i
fedeli arrivati da ogni parte del mondo. In occasione del Natale a Medjugorje
c’erano centinaia di pellegrini stranieri. La sera della vigilia alla S. Messa
serale hanno partecipato migliaia di fedeli. Alle 22, nella chiesa affollata,
è iniziata la veglia di preghiera, proseguita con la Messa di mezzanotte.
Il giorno di Natale è trascorso in un vero clima di
pace e gioia natalizia tra i parrocchiani ed i pellegrini riuniti attorno alla
loro Madre.
Il
21 dicembre il coro dei bambini di Dubrovnik, Mali raspjevani Dubrovnik, ed il
coro infantile di Medjugorje, Golubići mira, hanno tenuto un concerto. Con il
loro canto, i cori hanno allietato il Natale di tutti i fedeli ed i pellegrini
provenienti da ogni parte del mondo. Come ormai da una serie di anni, i giovani della
comunità di ex tossicodipendenti «Cenacolo»
durante le feste natalizie hanno messo in scena per tre volte la
rappresentazione del presepe vivente. Con le originali musiche e
rappresentazioni hanno dimostrato ai fedeli presenti di vivere davvero il motto
della loro comunità, “Dalle tenebre alla luce”, e che è
possibile trovare una via d’uscita dalla droga e dalla dipendenza.
Nell'ultima apparizione quotidiana del 12 Settembre 1998 la Madonna ha detto a Jakov Colo che avrebbe avuto l'apparizione una volta all'anno, il 25 Dicembre, a Natale. Così è avvenuto anche quest'anno. La Madonna e venuta con il Bambino Gesu tra le braccia. L'apparizione è iniziata alle 15 e 15 ed è durata 8 minuti.
La Madonna ha dato il seguente messaggio:
Cari figli! Oggi, quando Gesù desidera donarvi in modo particolare la sua pace, vi invito a pregare per la pace nei vostri cuori. Figli, senza pace nei vostri cuori non potete sentire l’amore e la gioia della nascita di Gesù. Perciò figlioli, oggi in modo particolare, aprite i vostri cuori e cominciate a pregare. Solo attraverso la preghiera e l’abbandono totale il vostro cuore sarà riempito con l’amore e la pace di Gesù. Io vi benedico con la mia benedizione materna.
SEMINARI NELLA “DOMUS PACIS”
Durante il 2003 presso la casa di preghiera “Domus Pacis”
si sono svolti 46 seminari di vario genere ai quali hanno partecipato1600 fedeli.
Ci
sono stati 22 seminari di digiuno e preghiera per i fedeli austriaci (4),
tedeschi (2), polacchi (4), francesi (4), ucraini (1), russi (1), slovacchi (1),
italiani (1), canadesi (1), croati e della Bosnia ed Erzegovina (3). Ai seminari
hanno partecipato 737 fedeli che, per sei giorni, hanno approfondito la propria
fede nel Signore, seguendo l’invito di Maria alla preghiera, al digiuno ed al
silenzio interiore. La
guida dei seminari è stata fra Ljubo Kurtović.
Presso
la stessa casa durante 4 rinnovamenti spirituali si sono radunati 122 membri
della gioventù francescana e ministri dell’Erzegovina.
Le
sorelle francescane hanno tenuto 7 seminari per le ragazze, ai quali hanno preso
parte 239 fanciulle.
Hanno inoltre avuto luogo 13 seminari spirituali per 630
persone, organizzati da vari movimenti spirituali.
4.
SEMINARIO INTERNAZIONALE PER LE COPPIE
SPOSATE
Il
quarto seminario internazionale per le coppie sposate si svolgerà a
Medjugorje dall’ 11 al 14 febbraio 2004. Il tema del seminario è: “IL
FRUTTO DELLA PACE E’ L’AMORE ED IL FRUTTO DELL’AMORE E’ IL PERDONO”
(Messaggio della Vergine, 25 gennaio 1996).
Si raccomanda di portare con sé una
cuffietta, una radiolina con la frequenza FM e la Bibbia.
Il seminario si svolgerà nel
salone accanto alla chiesa. Il contributo spese al seminario è di € 30
per coppia. E’ possibile inviare le proprie adesioni al
seguente indirizzo e-mail: medjugorje-mir@medjugorje.hr oppure direttamente all’Ufficio
informazioni del santuario a mezzo telefono o fax al seguente numero:
00387-36-651-988 (per Marija Dugandžić). Il numero dei partecipanti è limitato per
ragioni di spazio. Pertanto vi inviamo a mandare le vostre adesioni quanto prima
e, al più tardi, entro la fine di gennaio 2004. Inoltre invitiamo tutte
le coppie che parteciperanno al seminario a provvedere da sole a trovare un
alloggio a Medjugorje.
11. INCONTRO INTERNAZIONALE DELLE GUIDE DEI CENTRI DELLA PACE E
DEI GRUPPI DI PREGHIERA, PELLEGRINAGGIO E CARITA’ DI MEDJUGORJE
L’undicesimo
incontro internazionale delle guide dei centri della pace, preghiera e carità
legati a Medjugorje si svolgerà a
Medjugorje dal 22 al 26 febbraio 2004.
Il tema dell’incontro
è: “LA
PENITENZA E L’UOMO CONTEMPORANEO”
Il numero dei posti è limitato per esigenze di
spazio ed ogni anno il numero dei partecipanti è sempre maggiore.
Pertanto vi esortiamo ad aderire al seminario al
più presto e comunque non oltre la fine di gennaio 2004 Le adesioni
possono essere inviate al numero di telefono / fax
+ 387 36 651 988 (per Marija Dugandžić) o al seguente indirizzo e-mail:medjugorje-mir@medjugorje.hr
oppure direttamente all’Ufficio informazioni del santuario. E’ previsto il
servizio di traduzione simultanea per tutti i gruppi linguistici. Il costo del
seminario è di € 60 a persona. Il prezzo include tutte le spese di
organizzazione ed i lavori del seminario (docenti, traduzione dei testi,
traduzione simultanea e pranzo comune dell’ultimo giorno). Al momento del
pagamento, all’inizio del seminario, tutti i partecipanti otterranno un
accredito che darà loro la possibilità di partecipare ai lavori.
Ciascuno provvederà personalmente all’alloggio a Medjugorje. Siamo certi che non avrete difficoltà perché
ormai venite a Medjugorje da anni e qui avete conoscenti ed amici. Si raccomanda
di portare con sé radiolina e cuffiette per la traduzione simultanea. Saremo
lieti di ricevere le vostre adesioni e di incontrarvi!