Bulletin
201
Medjugorje, 25 agosto 2004
"Cari
figli, vi invito alla conversione del cuore. Decidetevi, come nei primi
giorni della mia venuta qui, al totale cambiamento della vostra vita. Così,
figlioli, avrete la forza di inginocchiarvi e davanti a Dio aprire i vostri
cuori. Dio sentirà le vostre preghiere e le esaudirà. Io davanti
a Dio intercedo per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
25 agosto 2004
SIAMO VENUTI A
VEDERE GESU’…
AL
15° FESTIVAL DEI GIOVANI A MEDJUGORJE
Ci
siamo lasciati alle spalle un altro straordinario incontro di
giovani, entusiasmante, pieno di canti, fede ed ottimismo. Lasceremo le
cifre ed i dati ad altri, sebbene neppure questi siano da trascurare. Un’impressione
generale: una reale disposizione spirituale. Una nuova Pentecoste a Medjugorje.
Da nessuna parte traccia di paura, timore, pessimismo, diffusi nella Chiesa dell’emisfero
settentrionale. Analizzando e riflettendo su questo incontro di sei giorni, si
vedono le immagini bibliche che circondano Gesù. La voce di Gesù
rimbomba, attorno a lui si radunano persone provenienti da ogni luogo. Gesù
attira, insegna, cura ogni male e debolezza del popolo. Le celebrazioni
eucaristiche sono state simili a quelle di Gesù sul monte delle
beatitudini.
Mentre
nella Chiesa istituzionale dell’Europa e dell’America si accumulano problemi
interni di ogni genere, questi giovani sono una garanzia ed una testimonianza
contro la sfiducia e la paura. Il Santo Padre ne aveva parlato profeticamente
vent’anni fa. Nei giovani egli aveva visto la forza del futuro della Chiesa e
per questo motivo cerca, proprio attraverso i giovani, di iniettare alla Chiesa
un vaccino contro lo svilimento, la disperazione, il pessimismo, la malinconia e
l’accasciamento che si diffondo al suo interno. La Chiesa dei giovani è
la Chiesa del futuro, la Chiesa che nasce, la Chiesa che crede nel domani, che
non vuole avere gambe e pensieri vacillanti, la Chiesa è quella che cerca
e trova forza e consolazione in Gesù Cristo, nella preghiera, nell’Eucarestia,
nell’adorazione, nel sacramento della riconciliazione.
Tutto
è molto semplice, nessuno infastidisce o interferisce con gli altri. Non
c’è bisogno di centinaia di poliziotti, né di forze dell’ordine,
come invece accade negli stadi; tutto è permeato di disposizione ed
apertura interiore, di preghiera e canto. Senza copertura dei media, grandi
cartelloni pubblicitari o pubblicità. Međugorje non fonda su questo le
proprie aspettative. Međugorje parla solo per sé, è di per sé una
calamita attorno alla quale, come ad un focolare, giungono forze provenienti da
ogni parte del mondo. Analizzando quanto si spende per incentivare singoli
progetti, quanto si pubblicizzino talune cose e quando tempo e denaro si
dedichino alla realizzazione di singoli gruppi, allora per questo festival di
Medjugorje si può dire tranquillamente che si tratti di una perfetta
rappresentazione celeste.
Siamo
venuti a vedere Gesù Cristo? Questo è possibile soltanto tramite
noi, te e me. Siamo pronti per questa prodezza? Maria dice che ci vorrebbe
condurre tutti da suo Figlio, che ognuno di noi è nel triangolo tra Lei e
Gesù. Le missioni celesti di
Medjugorje sono durature.
fra
Tomislav Pervan,
(Passaggi
del suo testo sul Festival dei giovani )
Durante
il mese di luglio nella parrocchia di Medjugorje sono state impartite 95.000
Eucarestie e le Sante Messe sono state concelebrate da 4.145 sacerdoti
provenienti dal paese e dall’estero.
Durante
il mese di luglio a Medjugorje hanno soggiornato gruppi di pellegrini
provenienti da: Italia, Francia, Polonia, Belgio, Repubblica
Slovacca, Repubblica Ceca, Irlanda, USA, Germania, Nuova Zelanda,
Ungheria, Romania, Austria, Messico, Inghilterra, Corea, Canada, Grecia, Israele,
Libano, Indica, Paesi Bassi, Croazia e Bosnia - Erzegovina.
SOLENNITA’
DI S.
GIACOMO
QUINDICESIMO INCONTRO INTERNAZIONALE
DI PREGHIERA DEI GIOVANI
SEMINARI
PRESSO LA “DOMUS PACIS”
5° SEMINARIO INTERNAZIONALE PER LE COPPIE SPOSATE
Si raccomanda di portare con sé una cuffietta, una radiolina con la frequenza FM e la Bibbia.