Bulletin
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Medjugorje 26 settembre 2003
"Cari figli, anche oggi vi invito ad avvicinarvi al mio cuore. Solo così comprenderete il dono della mia presenza qui in mezzo a voi. Desidero guidarvi, figlioli, al cuore di mio figlio Gesù, ma voi fate resistenza e non volete aprire i vostri cuori alla preghiera. Io vi invito di nuovo, figlioli: non siate sordi, ma comprendete che il mio invito è salvezza per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
25 settembre 2003
OLIMPIADI DELLO SPIRITO
Oggigiorno numerose organizzazioni culturali, economiche e
sportive si impegnano molto per radunare gli uomini attorno alle stesse cose.
Con tutte le forze, con l’appoggio dei media e investendo in questo, si vuole
accomunare gli uomini con sentimenti ed orientamenti diversi, nello stesso
gruppo. Ma nonostante l’impegno, i successi sono sempre
inferiori rispetto alle aspettative. Così, dopo tutti questi giochi sportivi, abbiamo
anche il “gioco” dell’ingiustizia, dei giudizi sbagliati, dell’inganno,
dell’offesa, ecc. Le notizie dai mercati economici ci parlano di imposizioni,
senza regole del gioco o rispetto dell’altro. Tutti, a qualsiasi, costo,
vogliono essere merce esclusiva. La vendita ed il profitto mettono da parte
tutti i valori della comunione e del rispetto di quanti ci sono dinanzi. In
primo piano c’è sempre la lotta per il primato, soprattutto senza
pensare ai mezzi da impiegare per raggiungere la meta. I numerosi sgomitamenti, sottomissioni, menzogne e smania
del potere annientano tutte le intenzioni iniziali di comunione vera attorno
agli stessi obiettivi.
Quando, in questa realtà
ambientale, inseriamo Medjugorje e le persone che qui si radunano, possiamo
renderci conto, senza bisogno di troppa saggezza, che la logica alla base dell’incontro
in questo luogo è del tutto diversa. Gli uomini, chiamati dalla Madonna, si
radunano senza essere spinti dalle cose terrene. I pellegrini
della Madonna, che arrivano da tutte le parti del mondo, non fanno a gara per il
primo posto: La vicinanza al sacramento della
confessione fa capire che si devono eliminare tutti gli sgomitamenti terreni e
la ricerca di successi effimeri. La Santa
Messa, che è il centro della preghiera cristiana, annuncia una comunione
vera in cui tutti ricevono il sommo riconoscimento celeste. Qui si corre per la corona della gloria
eterna. Gli uomini
che si sentono piccoli dinanzi a Dio, questi li porta alla sua presenza accostandoli al Krizevac ed alla
collina delle apparizioni.
Gli uomini fanno a gara nel perdono,
nella preghiera, nella purezza di cuore, nell’accettazione della vita con
amore…. Qui non ci sono quei “giochi” che mettono gli altri da parte
spingendoli all’anonimato. Qui tutti
tendono le mani che innalzano quanti per poco non riescono ad arrivare
alla meta. Qui si corre una staffetta perenne, dove è importante lo
sforzo comune per arrivare all’obiettivo. Tutte le divisioni e le differenze
sono messe a tacere dallo Spirito Santo. A
Medjugorje si realizza davvero l’invito di Gesù ad essere una cosa
sola.
(Gv 17, 22)
I cristiani non devono mai cadere nella
tentazione di pensare di poter arrivare da soli a Gesù, correndo la corsa
della vita solo per se stessi e verso la propria meta. Siamo chiamati a preoccuparci anche
degli altri. Come fratelli, siamo chiamati ad essere una cosa sola e ad essere
Chiesa.
Gesù
è venuto per unire e salvare il mondo nell’amore. Satana è
colui che vuole distruggere, dividere ed imporre la corsa verso una ricchezza
effimera. Quindi gareggiamo nello spirito. Possa
la nostra vita essere un’olimpiade dello spirito in cui non superare, stendere
e sconfiggere gli altri. L’olimpiade dello spirito richiede di vincere se
stessi, di lasciare il primo posto agli altri, di garantire agli altri
la vittoria della salvezza nell’eternità.
Solo allora anche noi ci meriteremo la medaglia: la gloria
eterna ed imperitura. Solo così la nostra fiaccola olimpica arderà
per sempre.
fra Mario
Knezović
NOTIZIE
Durante il mese di agosto nella
parrocchia di Medjugorje sono state impartite 218.000 Eucarestie e le Sante
Messe sono state concelebrate da 4609 sacerdoti provenienti dal paese e dall’estero.
Durante il mese di agosto a Medjugorje hanno soggiornato gruppi di pellegrini
provenienti da: Germania, USA, Italia, Irlanda, Austria, Paesi Bassi, Ungheria,
Portogallo, Gran Bretagna, Jugoslavia, Svizzera, Libano, Belgio, Repubblica ceca,
Slovacchia, Polonia, Romania, Spagna, Francia, Repubblica Sudafricana, Indonesia,
Messico, Corea, Russia, Ucraina, Lituania, Lettonia, Canada, Honduras, Cina,
Slovenia, Malta, Israele, Egitto, Croazia e Bosnia-Erzegovina.
IL GRANDE
CORO PARROCCHIALE DI MEDJUGORJE IN ITALIA
Il
grande coro parrocchiale di Medjugorje “Regina della Pace”, diretto da suor
Slavica Kožul, anche quest’anno si e recato in tournée in Italia. Dal 28
agosto al 1 settembre con il loro canto hanno accompagnato il programma di
preghiera a Mondovì e Lavesuola, in provincia di Ravenna.
Il Rosario, la S. Messa e l’adorazione sono stati
guidati da don Pietro Zorza e vi hanno partecipato molti fedeli e pellegrini di
Medjugorje. Jakov Čolo ha parlato ai fedeli presenti dei suoi incontri e delle
sue esperienze con la Vergine.
E’
la seconda visita del coro “Regina della Pace” in Italia e crediamo che
questi incontri di preghiera e comunione nel Signore continueranno ancora. Durante
il suo viaggio, il coro si è recato in visita in alcune città
italiane per conoscere le bellezze naturali e culturali del paese dal quale
arrivano molti pellegrini che sono divenuti parte della nostra parrocchia.Questi
incontri consentono di conoscere la cultura e la mentalità di quelle
persone che ogni giorno arrivano da noi, di capire le loro esigenze e di
rafforzare l’unione tra i membri del coro e la volontà di servire il
Signore nel canto perché “chi canta prega due volte”.
Vorremmo ringraziare in modo particolare il signor Roberto
Ponzo, che ha garantito l’ospitalità ai membri del coro.
Cogliamo
inoltre l’occasione per ringraziare il coro parrocchiale, Jakov Čolo i don
Pietro Zorza per la loro sollecita risposta e l’aiuto nell’organizzare
questi incontri su richiesta dei fedeli e degli amici di Medjugorje, perché ci
sono numerose persone che non hanno la possibilità di venire in
pellegrinaggio a Medjugorje ed in questo modo riescono a sentire la vicinanza
del Signore secondo l’invito di Maria a Medjugorje.
Monsignor
Raich, nato in Tirolo, è vescovo già da 20 anni. Nel 1964, quando
era un giovane sacerdote, si recò in missione in Papua Nuova Guinea,
inviato in un territorio che allora non era ancora cristiano. Partendo dal nulla,
con il suo lavoro paziente, è riuscito a creare una missione. Sedici anni
dopo fu nominato vescovo vicario e, quando il territorio divenne diocesi, egli
ne fu designato vescovo. Nella diocesi di Wabag vivono circa 300.000 abitanti un
terzo circa dei quali sono cattolici.
Ecco le sue impressioni:
“Per
il momento nella mia diocesi non si sa molto di Medjugorje.
A Medjugorje ci si immerge in un’atmosfera di preghiera e silenzio, e questo è molto positivo. Si prega molto, ci si confessa, la celebrazione eucaristica è bella e viva e questo non avviene ovunque. Direi: guardate i frutti. I frutti dipendono dall’albero. I frutti che vedo e vivo, dei quali sento parlare, sono così positivi e così credibili che io sono personalmente convinto che la Madonna operi in questo luogo e che qui appaia. I veggenti sono affidabili e mi chiedo come abbiano fatto a resistere per tutto questo tempo. Mi ha colpito l’atmosfera di questo luogo. Una volta ho avuto la possibilità di parlare con la veggente Marija a Vienna. Ci siamo capiti molto bene. Le ho detto che in Papua Nuova Guinea i messaggi della Vergine arrivano lentamente ma che vogliamo seguirli e viverli.
Vorrei
anche dare un altro consiglio di natura generale: quello
di essere aperti a quello che i messaggi annunciano e che si dice nelle Sacre
Scritture. I
messaggi sono completamente rivolti alle Sacre Scritture e non dicono nulla di
nuovo. Mettono
continuamente in evidenza quello che c’è già scritto nelle Sacre
Scritture. Nei
messaggi la Vergine ha parlato spesso di santità.
“Scegliete
la santità”.
Non
è facile, ma è quello a cui Cristo ci invita. Egli dice:
“Siate
perfetti, com’è perfetto il Padre vostro che è nei cieli”.
L’apostolo Paolo
dice: La
vostra consacrazione è la volontà di Dio.
L’aspirazione
alla santità è l’invito rivolto a tutti noi.
LA VISITA DEL VESCOVO AUSTRIACO
Monsignor Ludwig Schwarz, vescovo ausiliario dell’arcidiocesi di Vienna, è venuto in visita privata a Medjugorje all’inizio di settembre 2003. Monsignor Schwarz, salesiano, già da due anni è vescovo ausiliario di Vienna. Ha trascorso vent’anni a Roma, dove ha insegnato filologia ed archeologia presso una facoltà papale, è stato rettore e provinciale dei salesiani.
Ecco le sue impressioni:
“Subito dopo l’inizio delle apparizioni, quando ero a Roma, sentii parlare di Medjugorje. Noi sacerdoti ne abbiamo discusso spesso ed avevamo anche molti sacerdoti e studenti della Croazia, della Bosnia ed Erzegovina che ci fornivano informazioni sugli avvenimenti. Nei confronti di Medjugorje c’erano due posizioni contrastanti: da un lato c’erano i sostenitori di Medjugorje, quelli che ne erano rimasti colpiti e ne erano entusiasti, mentre dall’altro c’erano gli scettici e quelli che se ne tenevano a distanza. Molti austriaci sono venuti a Medjugorje nel corso degli anni, molti ne parlano positivamente e con entusiasmo, perché hanno vissuto un cambiamento personale. In questo luogo di grazia della Vergine hanno sperimentato profondamente Gesù Cristo nei sacramenti, soprattutto nella confessione e nell’Eucarestia. Sono stati colpiti dal senso di libertà. Essi parlano di pace, di armonia tra Dio e gli uomini e tra gli uomini stessi. L’armonia porta pace il cui frutto più bello è la gioia. Molti tornano a casa felici. Naturalmente ci sono anche coloro che sono scettici a proposito di Medjugorje. Molti dicono: aspettiamo il giudizio della Chiesa.
Sin dal primo momento mi hanno colpito i pellegrini in questo luogo, l’atmosfera di preghiera, la gioia e la pace interiore che regnano ovunque. Credo, che come dice Cristo stesso, l’albero buono si riconosce dai frutti buoni. Morendo sulla croce, Gesù Cristo ci ha lasciato la sua eredità, sua Madre. Maria, Madre di Dio, è la nostra madre celeste che ci ama così come ha amato il suo Figlio. Il Concilio Vaticano II dice che la Beata Vergine Maria, dopo l’assunzione in cielo, rimane vicina ai suoi figli, li aiuta e li guida. Ecco perché è possibile che la Madre di Dio appaia. Sappiamo che la Chiesa ha riconosciuto le apparizioni a La Salette, Lourdes e Fatima. La Madre di Dio è un modello per la Chiesa, Ella ama gli uomini, ama i suoi figli e ci guida alla Salvezza, a Gesù Cristo: I temi più importanti che troviamo al cuore di Lourdes e di Fatima e che troviamo anche a Medjugorje, sono la preghiera, l’Eucarestia, il pentimento, il sacramento della conciliazione, l’impegno e la preghiera per la pace. Sono queste le intenzioni che troviamo nel Vangelo e che anche Gesù ha messo nel nostro cuore”.
LA COLONIA FIGURATIVA “MEDJUGORJE 2003”
Il giardino di san Francesco a Medjugorje è stato anche quest’anno il luogo in cui, durante la seconda colonia figurativa “Medjugorje 2003”, si sono riuniti numerosi artisti per creare delle opere il ricavato della cui vendita sarà devoluto al centro di riabilitazione per l’ippoterapia del Majcino Selo.
Nella colonia di arte figurativa, che si terrà ogni estate, una trentina di artisti della Bosnia ed Erzegovina e della Croazia, durante l’ultima settimana di agosto hanno realizzato opere su temi sacri e paesaggi di Medjugorje. Tra gli artisti erano presenti anche il famoso pittore di Mostar Vlado Puljić, Stjepan Perković di Vitez, l’artista che, a causa di una paralisi alle mani dipinge con i piedi, Anto Mamuša di Novi Travnik, Jure Jovica di Ploče, Velimir Penović di Zagabria, Vladimir Mario Davidenko di Spalato ed altri. L’asta delle opere avrà luogo a dicembre a Medjugorje e tutto il ricavato, come già detto, sarà utilizzato per la costruzione di un centro di riabilitazion
LA SOLENNITA’ DELL’ESALTAZIONE DELLA CROCE
In
occasione della solennità dell’esaltazione della S. Croce, il 14
settembre, che a Medjugorje viene celebrata la prima domenica dopo la Natività
di Maria, si sono radunati circa 50.000 pellegrini locali e stranieri. Come
ogni anno, anche quest’anno il fiume dei pellegrini si è riversato a
Medjugorje già nel corso della notte. Molti di loro sono arrivati a piedi, percorrendo centinaia
di chilometri, persino a piedi scalzi.
La S.
Messa solenne, concelebrata da 40 sacerdoti, e la S. Messa serale sull’altare
esterno, concelebrata da 60 sacerdoti, sono state ufficiate dal prof. Tomislav
Ivančić, docente presso la facoltà di teologia cattolica di Zagabria e
fondatore della comunità “preghiera e parola”, un centro di aiuto
spirituale e guida di numerosi seminari di rinnovamento spirituale in Croazia ed
all’estero.
Il
Prof. ha anche guidato il rinnovamento spirituale,
della durata di tre giorni, dedicato ai parrocchiani ed ai pellegrini in
occasione della festività dell’Esaltazione della Santa
Croce
e del 70°anniversario dall’inizio della costruzione della croce sul Krizevac. Il rinnovamento spirituale si è svolto in 9 lingue,
per i pellegrini stranieri.
Per chi non ha potuto recarsi sul Krizevac, nella chiesa
parrocchiale fra Tomislav Pervan ha celebrato una Messa a mezzogiorno.
Anche quest’anno una settimana prima della festa, la
croce sul Krizevac è stata illuminata, per ricordare il suo significato e
per preparare i parrocchiani ed i pellegrini alla solennità, come segno
evidente della luce eterna che si irradia dalla croce. Come già detto, è stato celebrato anche il
70° anniversario dall’inizio ella costruzione della croce sul Krizevac e, per
l’occasione, la croce e le vie che conducono ad essa sono state rinnovate.
In concomitanza col 70° anniversario del Krizevac, le Poste Croate hanno emesso un annullo filatelico con la busta. Il francobollo rappresenta la croce che si erge sul monte Krizevac, la cui costruzione iniziò nel 1933 in ricordo dei 1900 anni dalla Passione di Gesù.
NONO SEMINARIO INTERNAZIONALE PER I SACERDOTI
Il nono seminario internazionale dei sacerdoti avrà luogo a Medjugorje dal 5 al 10 luglio 2004. Il tema dell’incontro è: »L’identità del sacerdote».
PROGRAMMA DEL
SEMINARIO}
5. luglio 2004, lunedì
10. 00 – 18. 00 Registrazione dei partecipanti (Salone nuovo)
18.00
INIZIO DEL
SEMINARIO
Rosario, S.
Messa
Preghiera di guarigione e misteri gloriosi del Rosario
6.
luglio 2004,
martedì
08.30 Lodi in latino ed adorazione del Santissimo
09.00 Lezione ( prof. dott.Tomislav Ivančić).
10.00 Pausa
Preghiera
15.30 Lezione ( prof. dott. Tomislav Ivančić)
16.30 Pausa
Preghiera
18.00 Programma serale (Rosario, S. Messa, preghiera di guarigione)
7. luglio 2004, mercoledì
08.30 Lodi in latino ed adorazione del Santissimo
09.00 Lezione (prof. dott. Tomislav Ivančić)
10.00 {Pausa
Preghiera
15.30 Lezione ( prof. dott. Tomislav Ivančić)
16.30 Pausa
Preghiera
18.00 Programma serale (Rosario, S. Messa, preghiera di guarigione)
22.00 Adorazione di Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare
8. luglio 2004, giovedì
6.00 Rosario sulla Collina delle Apparizioni
9, 30 {Lezione, preghiera (prof. dott. Tomislav Ivančić)
15.30 Preghiera, meditazione
17.00 Pausa
17. 30
Incontro con un veggente
18.00 Programma serale (Rosario, S. Messa e adorazione)
9. {luglio 2004, venerdì
Via Crucis sul Krizevac
Confessione
Lezione (S. Elvira Petrozzi )
Programma serale (Rosario, S. Messa, venerazione della Croce del Signore)
10.
luglio 2004,
sabato
08.30 Visita alla tomba di fra Slavko
Barbaric, preghiera
09.00 Esperienze, testimonianze
CONCLUSIONE
DELL’INCONTRO CON LA SANTA MESSA
ALLE ORE 12.00
Le adesioni possono essere inviate al seguente indirizzo
e-mail: medjugorje-mir@medjugorje.hr, di persona all’ufficio informazioni,
oppure a mezzo telefono / fax al numero 00387 36 651 988 (att.: Marija Dugandžić).
Invitiamo tutti i sacerdoti che provvedono da soli a trovare alloggio presso le famiglie di Medjugorje, a comunicarci, nella propria adesione, nome, cognome e numero di telefono della famiglia presso cui alloggeranno. I sacerdoti che non hanno conoscenze o la possibilità di trovare da soli un alloggio, possono comunicarcelo nella propria adesione, e provvederemo noi a trovarlo.
Le spese del seminario sono coperte da cinque intenzioni per le S. Messe.
E’ necessario portare con sé: celebret del proprio superiore, alba e stola, Bibbia, un radiolina con le frequenze FM e le cuffie (per la traduzione simultanea).
Invitiamo tutti gli organizzatori dei pellegrinaggi, dei gruppi di preghiera e dei centri per la pace a rendere note queste informazioni attraverso tutti i mezzi di comunicazione a loro disposizione, affinchè possa partecipare il maggior numero possibile di sacerdoti. Vi esortiamo inoltre, per quanto vi è possibile, ad aiutare materialmente i sacerdoti che desiderano venire, ma non hanno i mezzi per pagare il viaggio. Vi ringraziamo in anticipo per il vostro aiuto ed invochiamo sul vostro lavoro la benedizione di Dio e della Regina della Pace.
Il docente del seminario è il Prof. Tomislav Ivancic. E’ nato nel 1938 a Davor, in Croazia. Dopo aver studiato filosofia e teologia, è stato ordinato sacerdote dell’arcidiocesi di Zagabria nel 1966. Dopo aver conseguito il magistero di filosofia ed il dottorato di teologia presso l’università papale gregoriana a Roma, torna a Zagabria, dove diviene docente di teologia cattolica presso la facoltà universitaria di Zagabria. E’ caposezione della cattedra di teologia fondamentale, redattore di riviste, collabora con numerose riviste teologiche nazionali e straniere ed è membro dell’Associazione dei traduttori letterari croati. I suoi articoli scientifici e specialistici sono stati pubblicati da riviste nazionali ed estere e dei suoi numerosi libri, molti sono stati tradotti in altre lingue. E’ canonico del Capitolo metropolitano di Zagabria, membro del consiglio dei presbiteri dell’arcidiocesi di Zagabria e del Consiglio per la dottrina della fede della Conferenza Episcopale Croata. Dal 1971 è catechista degli studenti a Zagabria, promotore di movimenti di preghiera all’interno della Chiesa croata, fondatore di associazioni religiose quali MiR (Comunità di preghiera e parola), e guida di molteplici seminari di rinnovamento spirituale ed evangelizzazione sia in Croazia, che fuori. Negli ultimi dieci anni ha formato gli operatori che lavorano presso il centro di aiuto spirituale e guidano i seminari di evangelizzazione. Dal 1998 è decano della facoltà di teologia cattolica di Zagabria.
La sua opera scientifica interessa i campi della filosofia, della teologia e della letteratura. Si occupa in particolare della ricerca della dimensione esistenziale-spirituale dell’uomo, in cui individua la modalità dell’evangelizzazione contemporanea e la necessità di uno sviluppo della medicina spirituale che, insieme a quella somatica e psichica, è essenziale per una cura completa dell’uomo e soprattutto per la cura delle malattie spirituali e delle dipendenze. Per questo motivo ha creato il metodo dell’agioterapia e nel 1990 ha fondato a Zagabria il centro di aiuto spirituale del quale è presidente.