Fra Jozo Grbeš: Se scegliamo Gesù, sceglieremo l’unica cosa che ha senso

data: 28.07.2023.

La Messa del secondo giorno del 34o Festival della Gioventù a Medjugorje è stata celebrata da fra Jozo Grbeš, Provinciale della Provincia Francescana dell’Erzegovina, con la concelebrazione di 569 sacerdoti.

Nella sua omelia, fra Jozo ha detto ai giovani che lo stato del mondo è sempre caotico e così anche il tempo in cui viviamo.

Citando John Clauser, che ha vinto il premio Nobel per la fisica lo scorso anno, ha affermato che «il mondo in cui viviamo oggi è pieno di disinformazione. Spetta a ciascuno di voi di servire, come giudici, distinguendo il vero dal falso.

Si, è il palcoscenico del mondo dove passiamo le nostre giornate e ci chiediamo: e noi cristiani? Che dire di noi che professiamo la fede in Cristo Salvatore? Cristo d’amore? Cristo di verità?», ha chiesto Fra Jozo Grbeš. Nella sua omelia ha spiegato ai giovani, riuniti in questo rinnovamento spirituale a Medjugorje, come seguire Cristo, sottolineando che Gesù ha mandato molte volte sua Madre per aiutarci a seguire Gesù:

«Ha mandato sua Madre così tante volte ad aiutarci. Da Betlemme e Cana di Galilea, a questo luogo qui, tra questi due monti. Se conosciamo Lei, conosceremo Lui. Come madre amorevole, chiede ed esorta con insistenza, ma per Lui. Solo per Lui. Da Cana ad oggi! Non per sé stessa, ma per Lui!», ha detto fra Jozo, aggiungendo che abbiamo una sola vita e che la domanda di tutte le domande, di tutte le filosofie, di tutte le spiritualità è: come vivere quest’unica vita?

Ai giovani ha detto di scegliere Cristo come loro maestro: così troveranno il senso della vita e «l'amore diventerà la via e la vita».

«Quando tornerai a casa in questi giorni, tornerai nel caos di questo mondo. Non ti vogliono bene perché sei cattolico, o perché sei cristiano, non ti vogliono bene perché sei pro famiglia o pro matrimonio, per i valori che restano e valgono, non ti vogliono bene per un milione di cose, ma sii grato per questo. Quando sei calpestato, alzati; quando sei assalito, di’: “Cristo, vorrei essere ancora con Te”. La scelta è chiara. Se scegliamo Lui, sceglieremo ciò che rimane sempre, in questo mondo e nell’altro. Sceglieremo l’unica cosa che abbia senso. Sceglieremo ciò che solo dà felicità al cuore umano senza sosta, sceglieremo ciò che è il suo unico comando, sceglieremo l’Amore. Nessuno può fare niente contro l’amore. Scegli Lui», ha concluso fra Jozo Grbeš.

Nella parte mattutina del programma del secondo giorno del 34o Mladifest, il vicario parrocchiale di Medjugorje, fra Jure Barišić, ha tenuto una catechesi ai giovani, affermando che a Medjugorje, con l’aiuto della Regina della Pace, possiamo trovare la speranza e il senso della nostra vita, che è Gesù Cristo.

«Ecco perché la Madonna ci conduce sempre a Cristo. In questa ricerca del Signore, seguendo Maria, dobbiamo essere attenti come Maria, dobbiamo essere concreti come Maria», ha affermato fra Jure, spiegando che tutta la spiritualità di Medjugorje e la spiritualità mariana è cristocentrica.

«Al centro c’è suo Figlio Gesù Cristo. Pregando Maria, percorriamo un cammino sicuro verso Gesù Cristo», ha detto fra Jure Barišić e, concludendo la sua catechesi, ha raccomandato, nei momenti difficili della vita, di rivolgersi a Maria che vede la nostra sofferenza e intercederà presso suo Figlio per salvarci.

Dopo la catechesi di fra Jure Barišić, padre Davide Costalunga, monaco Passionista, ha reso la sua testimonianza ai giovani: la sua conversione è avvenuta a Medjugorje, al Festival della Gioventù 2010, durante la Confessione sulla Collina delle Apparizioni. Pertanto ha chiesto a tutti i partecipanti del Festival di confessarsi.

«Dopo molti anni, sono stato ascoltato per la prima volta e non sono stato condannato. E nonostante io abbia parlato per due ore di cattiverie, peccati, debolezze... Dopo la Confessione, ho ricevuto un abbraccio da quel francescano e abbiamo pianto insieme. È perdono, è amore, non è condanna... Significa avere fede e speranza perché siamo tutti sulla stessa barca e tutti abbiamo un posto in Paradiso che ci è stato dato dal sangue di Gesù, non per la nostra meriti», ha detto padre Davide Costalunga.

Successivamente, ai partecipanti del Festival sono stati presentati i Pasti di Maria – Mary’s meals. Magnus MacFarlane-Barrow. Il fondatore e amministratore di questa organizzazione, e anche i residenti e volontari di Mary's Meals, hanno parlato dell’associazione che nutre quattro milioni di bambini. Daniele Maria Rinaldi e suor Julija Prisjažnaj hanno testimoniato nella parte pomeridiana del programma e monsignor Jan Sobilo, vescovo della diocesi di Zaporizhzhya-Kharkiv in Ucraina, quest’anno non è potuto venire al Festival, ma ha inviato il suo messaggio ai giovani dell’Ucraina: «La guerra non mi permette di essere con voi in questi giorni di grazia a Medjugorje. Voglio ringraziare la Madre di Dio per essersi presa cura del popolo ucraino, che l’anno scorso è stato benedetto attraverso i rosari dalla nostra Madre tramite voi giovani. Li avete raccolti durante il Festival della gioventù dell’anno scorso e poi li abbiamo portati tutti in Ucraina», ha detto Jan Sobilo, tra le altre cose, invitando a continuare anche quest’anno la raccolta dei rosari per gli ucraini.

La seconda giornata del 34o Incontro internazionale dei giovani si è conclusa con la processione con la statua della Madonna e l’adorazione davanti al Santissimo. (FOTO)