Lunedì 3 agosto all’Incontro Internazionale dei Giovani di Medjugorje

data: 03.08.2015.

Anche lunedì 3 agosto la parte centrale del programma del Festival dei Giovani è stata la Santa Messa delle ore 19:00, che è stata presieduta da fra Damir Pavić, parroco di un paese della Bosnia centrale di nome Brestovsko, e concelebrata da 504 sacerdoti. Al suo termine, i giovani sono rimasti per l’Adorazione al Santissimo, che si è conclusa con la benedizione da parte dei sacerdoti presenti. Come ogni giorno, un gran numero di sacerdoti si è messo a disposizione dei giovani che hanno voluto accostarsi al Sacramento della Riconciliazione. Nel corso della sessione mattutina di oggi, dopo un momento di preghiera e la catechesi tenuta da fra Damir Pavić sul tema: “Dalla schiavitù alla libertà”, si è rivolto ai giovani Georg Mayr Melnhof, di Salisburgo (Austria). Egli proviene da una famiglia di dieci figli. Pensava di dover diventare sacerdote ed ha quindi studiato Teologia per cinque anni, ma poi ha capito che non doveva prepararsi all’ordinazione presbiterale, ma al matrimonio. Ora è sposato già da tredici anni ed ha quattro figli. Per due anni ha lavorato come direttore di una grande azienda e, nel corso della sua vita, ha portato a termine tre facoltà universitarie: quella di Economia, quella di Teologia e quella di Pedagogia. Attualmente svolge il servizio di catechista, oltre ad essere, da ormai quindici anni, assistente pastorale dei nuovi movimenti e comunità dell’Arcidiocesi di Salisburgo. Ha fondato anche la comunità “Loreto”, che conta circa quattrocento membri impegnati e alcune migliaia di persone, che partecipano ad incontri organizzati ed a grandi congressi per giovani, come quello in occasione della Pentecoste, che ogni anno raduna a Salisburgo circa settemila giovani. Egli è venuto a Medjugorje per la prima volta nel 1983 ed, al suo ritorno, ha fondato un gruppo di preghiera che sarebbe poi divenuto uno dei più grandi movimenti giovanili dell’Austria, il movimento “Loreto”, appunto. Anche la Signora libanese Sana Nassar ha dato ai giovani la sua testimonianza. È venuta a Medjugorje per la prima volta nel 1986, quando era ancora una teenager. Dieci anni più tardi ha fondato l’Associazione “Friends of Mary Queen of Peace” (“Amici di Maria Regina della pace”). I libanesi che si trovano in Libano e quelli sparsi nel mondo conoscono Medjugorje grazie a questa Associazione. Ha parlato anche della sua esperienza e dell’influsso di Medjugorje in Libano. Dopo la pausa di mezzogiorno, nel corso della sessione pomeridiana, Ivan Dragićević, veggente di Medjugorje, ha parlato ai giovani. Dopo di lui sono intervenute due coppie di coniugi italiani. Anzitutto Giorgio e Marta Scarpioni che, dopo la conversione a Medjugorje, hanno deciso di dedicare parte della loro vita ai bambini più poveri dell’Uganda. Essi sono  responsabili di alcuni progetti umanitari, in particolare di alcuni rivolti a bambini affetti da gravi handicap mentali. Operano nella pastorale giovanile ed accolgono giovani volontari del mondo intero. La seconda coppia di coniugi a testimoniare è stata quella formata da Gianluca Anselmi e Anna Benedetti di Verona. Sono entrambi musicisti professionisti, per cui cantano, suonano e compongono. Hanno condiviso con i giovani il loro cammino di vita, pieno di croci, ma anche di gioia e di amore. (foto)