NOZIONI SULL'AREA E SULLA POPOLAZIONE

I. POSIZIONE GEOGRAFICA, CLIMA, CONDIZIONI IDROGRAFICHE E VEGETAZIONE

1.1 La posizione geografica dell'Erzegovina

La parrocchia di Medjugorje è situata a sud dell'Erzegovina, nell'attuale stato della Bosnia ed Erzegovina. Affinchè i lettori possano avere un quadro completo della sua posizione, del suo clima, delle acque e della vegetazione di Medjugorje è fondamentale dare uno sguardo alla regione in cui essa si trova.

L'Erzegovina si estende su due territori: uno montuoso a nord ed uno rivierasco a sud. La catena montuosa con rilievi fino a 2000 metri sul livello del mare trattiene la circolazione delle masse di aria dal Mediterraneo e favorisce delle condizioni climatiche favorevoli alla crescita delle varie colture praticate sul territorio dell'Erzegovina.

L'Erzegovina si estende su una superficie di 9948 km2. Confina ad est con il Montenegro, a nord e ad ovest con la Bosnia, a sud e a sud-est con la Croazia meridionale ed in parte col Mar Adriatico. Mostar è il principale centro culturale ed amministrativo.

1.2 Condizioni climatiche

Sul clima dell'Erzegovina incidono la vicinanza del mare, i rilievi e l'altitudine sul livello del mare.

Medjugorje si trova in una zona dell'Erzegovina in cui prevale il clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e precipitazioni piovose abbondanti durante le stagioni più fredde dell'anno.

Durante l'inverno il mare Adriatico rimanda il calore accumulato nel periodo estivo e mitiga la temperatura dell'aria durante l'inverno.

Le temperature più elevate si raggiungono durante i mesi di luglio e agosto.

Le precipitazioni massime in Erzegovina si hanno in autunno, ma possono esserci anche in primavera. Le precipitazioni più abbondanti si hanno nei mesi di novembre e dicembre.

Per quanto riguarda i venti, in Erzegovina i più presenti sono quelli da nord e nord-est. La gente li chiama tramontana o bora. Questo vento, comunque secco, soffia soprattutto in inverno, in media ogni due giorni.

L'Erzegovina ha anche un altro vento che soffia forte su questo territorio ed il vento da sud. Esso soffia in direzione dell'Adriatico ed è più forte in autunno ed in primavera. E' carico di umidità e in autunno porta abbondanti precipitazioni piovose. E' un vento molto forte che soffia per alcuni giorni e cessa dopo un acquazzone.

In base a questi elementi climatici, registrati negli annuari, si può concludere che nel territorio dell'Erzegovina prevale un clima mediterraneo, continentale e di montagna. Il territorio a sud dell'Erzegovina, quello in cui si trova Medjugorje, ha un clima mediterraneo.

1.3 Condizioni idrografiche

L'Erzegovina ha un terreno roccioso i cui strati calcarei si presentano a decine di metri, sporadicamente screpolati, sbriciolati o riuniti a formare dei massi. L'acqua, a causa delle crepe, scompare in un attimo dalla superficie e va a formare dei "serbatoi" all'interno della terra oppure scorre sotterranea ed affiora in superficie come un fiume. Da qui sgorgano i fiumi dell'Erzegovina: Buna, Tihaljina, Radobolja, Trebisnica, Vriostica, Bregava, Rama, Bukq, Krupic, ecc. Alcuni di questi fiumi, dopo un breve corso in superficie, si perdono di nuovo sotterraneamente scorrendo per alcuni chilometri e poi riaffiorano in superficie prendendo un altro nome.

A seguito delle abbondanti piogge autunnali che cadono sull'Erzegovina si formano dei torrenti, si ingrossano i fiumi e si verificano inondazioni ed i terreni carsici si trasformano in laghi. La zona a sud dell'Erzegovina è la più povera di sorgenti, ma quelle che essa possiede sono una vera attrazione perchè più ricche d'acqua di quelle montane.

Le acque dell'Erzegovina sono molto belle. Alcune attirano gi amanti della natura, alcune gli amanti del kaiak, alcune i pescatori ed alcune i bagnanti che hanno bisogno di riposo e di ristoro.

1.4 La vegetazione

Poichè il territorio dell'Erzegovina si estende dal mare sino alle alte montagne, le alture convenientemente cedono il posto a cinture di boschi. Alcuni paesaggi dell'Erzegovina sono deserti sconfinati di sassi durante l'inverno o durante la siccità estiva, quando la vegetazione riposa.

Dell'intera superficie dell'Erzegovina il 56,8% è dedicato all'agricoltura (pascolo e coltivazione della terra), mentre i boschi coprono il 42,4% della superficie. Quello che rimane è lo 0,8% dell'intera superficie.

A sud dell'Erzegovina prevale una vegetazione sempreverde ed il paesaggio è molto pittoresco per tutto l'anno. Il fogliame verde è il giusto ornamento per le montagne calcaree e per le rive del mare. Nelle immediate vicinanze di Medjugorje si trovano distese di boschi lussureggianti e sporadicamente spuntano paesaggi caratteristici della rimanente parte dell'Erzegovina.

L'Erzegovina ha anche alcune varietà vegetali tipiche. Tra le varietà mediterranee di rilievo spicca il melograno. I suoi fiori e frutti rossi sono una vera attrazione. Alla flora tipica dell'Europa centrale appartengono il maggiociondolo, il faggio, la quercia e l'edera. Il pino selvatico è invece tipico della flora euro-asiatica. Bellissime piante quali la salvia e l'avorniello sono una vera attrattiva con le loro fioriture caratteristiche delle montagne dell'Erzegovina. Quando fioriscono il grigio delle montagne calcaree scompare. In primavera il paesaggio è giallo perchè l'avorniello è in fiore e diventa poi azzurro e bianco ed infine giallo scuro per l'avvicendarsi delle diverse fioriture. Osservando dall'alto si ha l'impressione di un tappeto variopinto. Ed è questo l'aspetto romantico del paesaggio dell'Erzegovina. Il profumo dei fiori e l'aria fresca sortiscono un ottimo effetto sull'organismo umano. Le api volano di fiore in fiore e forniscono il miele curativo tipico dell'Erzegovina.

Oltre alle varietà tipicamente autoctone, vi sono anche colture vegetali che l'uomo ha creato con le proprie mani e grazie all'aiuto di una terra e di un clima favorevoili ne ha fatto una vera rarità. E' famoso il tabacco dell'Erzegovina (Nacotinum Tabacum) che per la sua qualità si colloca tra i migliori tabacchi del mondo. Oggi tuttavia la sua produzione è quasi cessata.

L'Erzegovina ha anche altre rarità che sono l'orgoglio dei produttori locali. Tra di esse si annoverano alcuni vitigni speciali: Zilavka e Blatina. Questi vitigni riescono a crescere solo in Erzegovina grazie alla sua posizione ed al clima mediterraneo favorevole. Grazie alle sue condizioni climatiche ed alla sua posizione, l'Erzegovina è famosa per le sue ciliege che maturano molto prima rispetto alle altre regioni. Inoltre, i terreni di questa regione sono vere e proprie piantagioni di frutta e qui crescono migliaia di ciliegi, alberi di visciole, prugne, pere, albicocche, pesche, mele, ecc. L'Erzegovina è anche diventata uno dei centri più importanti per la coltivazione di ortaggi in tutta la Bosnia e Erzegovina. Sono piantagioni sconfinate che vengono innaffiate artificialmente.

II. LA POPOLAZIONE

La parrocchia di Medjugorje conta attualmente cca 4300 abitanti. Tutti gli abitanti di Medjugorje sono di nazionalità croata, parlano croato, usano i caratter latini e sono cattolici. Il nuovo stato in cui Medjugorje si trova è una democrazia parlamentare.

Nel corso della storia questa regione è stata caratterizzata da costanti fenomeni di migrazione della popolazione. Prima della I Guerra Mondiale la gente emigrava a causa della grande povertà mentre nel periodo tra le due guerre, a causa dell'egemonia serba e delle persecuzioni all'interno del nuovo stato jugoslavo pluri-etnico, le masse abbandonarono il focolare domestico per recarsi nell'America del nord e del sud. La vera e propria emigrazione di massa ebbe inizio dopo la seconda guerra mondiale quando la dittatura comunista costrinse molti alla fuga oltre i confini della Croazia, soffocata all'interno dell'artificiale compagine chiamata Jugoslavia. All'inizio degli anni sessanta un vero e proprio fiume di croati va alla ricerca di un "lavoro provvisorio" in Germania, Svezia, Svizzera, Stati Uniti, Canada, Australia ed addirittura in Sudafrica ed in Nuova Zelanda. I comunisti dicevano che essi erano andati via temporaneamente, ma in realtà erano stati venduti in tutto il mondo come schiavi. Furono sfruttati come una facile fonte di valuta estera. L'ironia del sistema politico comunista definì molti di loro, costretti a lavorare duramente per poter semplicemente sopravvivere, "nemici dello stato", come pure i loro familiari ancora in patria, impedendo quindi loro di tornare.

La popolazione della parrocchia di Medjugorje, incoraggiata dagli avvenimenti sovrannaturali, ovvero dalle apparizioni della Vergine iniziate nel 1981, ha iniziato lentamente a fare ritorno a casa.