data: 26.06.2025.
Mercoledì 25 giugno, in occasione del 44o Anniversario delle apparizioni della Madonna a Medjugorje, oltre a numerosi pellegrini provenienti da Croazia e Bosnia ed Erzegovina, erano presenti anche gruppi di pellegrini provenienti da: Ucraina, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Portogallo, Belgio, Svizzera, Austria, Germania, Romania, Slovenia, Francia, Irlanda, Inghilterra, Canada, Stati Uniti, Argentina, Messico, Vietnam, Corea, Brasile, Emirati Arabi Uniti e Indonesia.
Durante tutta la giornata, come nei giorni precedenti l'anniversario, una moltitudine di parrocchiani e pellegrini si è recata in tutti i luoghi di preghiera di Medjugorje e si sono formate lunghe code per le confessioni. Sono state celebrate 21 sante Messe.
La Messa centrale, alle ore 19:00, è stata presieduta da fra Antonio Šakota, sacerdote della Provincia Francescana dell'Erzegovina e responsabile della Missione Cattolica Croata a Berna.
Introducendo la celebrazione della Messa, padre Antonio ha espresso la sua gioia di far parte di questa immensa moltitudine riunita attorno alla mensa del Signore!
«Il Signore ci ha guardato attraverso sua Madre e ci ha confortato. E non solo noi. Qui sono cresciuti i frutti di cui, come qualcuno ha detto, oggi si nutre il mondo intero. Anche coloro che vorrebbero essere qui con noi oggi, ma non possono a causa delle guerre nei loro Paesi, vengono nutriti. Oggi, le nostre preghiere sono rivolte in modo particolare a loro. Pertanto, Regina della Pace, possa il Signore oggi, per la Tua intercessione, ricolmare di beni gli affamati e rimandare a mani vuote i ricchi», ha detto fra Antonio Šakota all'inizio della santa Messa, celebrata con lui dal provinciale e vicario della Provincia Francescana dell'Erzegovina, fra Jozo Grbeš e fra Miro Šego, dal parroco di Medjugorje, fra Zvonimir Pavičić, e da altri 311 sacerdoti. Fra Stipe Iličić ha guidato la preghiera del rosario. Nell'omelia, fra Antonio Šakota ha affermato che siamo «riuniti oggi attorno a un mistero che ci trascende e allo stesso tempo ci chiama a una gioiosa partecipazione.
Noi esseri umani non siamo inclini a partecipare a qualcosa che è al di fuori del nostro controllo. Le realtà che sono al di là del nostro potere, e tuttavia richiedono la nostra partecipazione, ci causano più disagio e paura che gioia. Non posso. Non ne sono all'altezza. Perché io? Cosa ne guadagnerò? Non l'ho pensato in questo modo. Colei che ci ha portato qui e ci ha radunato attorno a Suo Figlio ha anche provato, come abbiamo sentito nel Vangelo, disagio e confusione dopo che l'angelo le ha annunciato che sarebbe stata la Madre del Figlio di Dio. Rallegrati, Maria! Non temere, Maria! Colei che, tra tutte le creature umane, ha saputo accogliere la parola nel modo più perfetto, la trasmette anche a noi oggi: “Figlioli, rallegratevi! Cari figli, non abbiate paura!”. Un solo Eccomi è capace di cambiare il mondo intero. Il tuo Eccomi, il mio Eccomi apre il cielo sul nostro mondo. E se ora pensate o dite: “Ebbene, quasi nulla nella mia vita è stato come immaginavo!”, rallegratevi proprio perché non è stato come immaginavate. E se aggiungete questo: “Beh, le mie idee erano belle, buone e nobili”, non abbiate paura di aprirvi a idee molto più grandi delle vostre! “Beh, non sono all'altezza”, beh, chi ti ha detto che ne siete all'altezza? Tutto potrai in colui che ti dà la forza. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga. Non aver paura, credi! Perciò, ancora una volta, rallegratevi di poter dare compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, come direbbe san Paolo. Non abbiate paura, anche se siete mandati come pecore in mezzo ai lupi. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Io ho vinto il mondo, ha detto Gesù», ha detto Padre Antonio, riferendosi anche all'inizio dell'apparizione della Regina della Pace a Medjugorje quando disse: «Pace, Pace, Pace! Pace tra l'uomo e Dio! Pace tra gli uomini! Pace nell'uomo! Pace nel mondo!».
«Parole pronunciate 44 anni fa e che sembrano dette oggi. E l'uomo ottimista del XXI secolo non può non sorprendersi che anche oggi si possa fare la guerra e uccidere. E allo stesso tempo, rimarrà indifferente. Chi lo ha reso indifferente, né caldo né freddo, la versione peggiore di sé stesso? L'uomo ha deciso di procedere da solo, senza Dio, l'amico degli uomini. E ora non c'è nessuno che gli dica che esiste anche un nemico degli uomini con un nome proprio: il diavolo, Satana», ha detto fra Antonio e, parlando della necessità di pace, ha citato anche le parole di Papa Francesco pronunciate dieci anni fa a Sarajevo: «La pace è dono e progetto di Dio per l'umanità, la storia e tutto il creato, che incontra sempre l'opposizione dell'uomo e del male».
«In questa scuola, ci viene insegnato che è necessario invocare Dio. Colui che una volta per tutte ha sconfitto colui che è più forte dell'uomo. L'oscurità che incombe sul nostro mondo è in realtà come una "croce nera senza Gesù". E una croce senza Gesù era un luogo di maledizione anche 2000 anni fa. E mentre osserviamo questa scena, gridiamo: Pace, pace, pace. Ecco perché noi, discepoli di Gesù, in questo mondo che non ci concede alcun privilegio per essere cristiani, siamo chiamati a vivere il Vangelo. Il privilegio che abbiamo è la promessa di Gesù della Sua Pace. E l'ebraico shalom significherebbe completezza, interezza. E questo è il desiderio di Dio per le nostre vite: essere completi e integri. Qui, alla scuola di Maria, giungiamo a quella pace, a quella completezza e a quella interezza soprattutto risvegliando la consapevolezza della nostra elezione. Qui siamo chiamati "Cari figli", "Figlioli". Qui molti hanno riscoperto la loro dignità fondamentale, unica e inalienabile: essere figli di Dio. Che gioia avere un Padre nei cieli, che è sempre lì e nel quale non posso cadere più profondamente che nelle sue mani! A quale speranza vi ha chiamati, come direbbe san Paolo. E allora ti ringrazio, Signore, perché in questo luogo di grazia scopriamo che non siamo solo prodotti del caso nella cultura degli orfani, ma tuoi amati figli che lo sono non perché lo meritano, ma perché Tu ci hai voluti perché Tu sei amore», ha detto fra Antonio Šakota, riferendosi alla conferenza stampa tenutasi in Vaticano in cui è stata presentata la Nota del Dicastero per la Dottrina della Fede "Regina della Pace" sull'esperienza spirituale di Medjugorje, e in cui il Cardinale Victor Manuel Fernandez ha ricordato uno dei messaggi della Madonna: «Non tutte le religioni del mondo sono uguali davanti a Dio. Ma voi siete tutti miei figli».
«Siete tutti miei figli. Donaci, Signore, un po' del Tuo cuore, affinché nelle avversità della vita possiamo sempre vedere ciò che è essenziale: siamo tutti tuoi figli, e affinché possiamo proteggere gli uni gli altri, noi stessi, il nostro rapporto con Te, Signore, e l'ambiente in cui viviamo.
A questa santa scuola, stiamo imparando di nuovo qualcosa che abbiamo gradualmente iniziato a dimenticare: il sacrificio. A causa di questa dimenticanza dell'offerta di sé, la società sta scoppiando, le famiglie si stanno disgregando, la Chiesa sta sanguinando e gli individui girano in tondo intorno al loro ego. Il cammino verso il Križevac e la collina delle apparizioni non è facile. Richiede sacrificio. Ci vogliono occhi aperti per sapere dove mettere il piede, ci vuole anche pazienza per raggiungere la meta, e ogni tanto bisogna fermarsi ad ascoltare ciò che il Signore dice lungo il cammino. È importante avere qualcuno con sé, affinché si possa dare una mano se si inciampa e non ci si perda nel buio. E partendo da solo, ho guadagnato un fratello e una sorella, lungo il cammino. Una vera scuola di vita», ha detto fra Antonio, ricordandoci: «Quanti di noi, proprio nel sudore e nella fatica di Križevac e della Collina, con gli occhi pieni di lacrime nell'intimità del confessionale, nel silenzio dell'Adorazione e alla mensa eucaristica, ascoltando le parole - "per l'amore, o Madre cara, che per noi hai dimostrato", hanno preso decisioni per tutta la vita in questo luogo!
Dio parla sempre. E la Sua parola si sente quando l'uomo tace e affida a Lui tutte le sue preoccupazioni, perché Egli è più grande dei nostri cuori», ha detto fra Antonio, incoraggiando e concludendo con il messaggio della Madonna: «Figlioli, io sono con voi. Sono vostra madre. Non temete nulla. Io vi proteggerò, vi guiderò, vi aiuterò, non abbiate paura».
Al termine della santa Messa, il parroco di Medjugorje, fra Zvonimir Pavičić, ha ringraziato il Signore per questa grazia e per questo giorno, e per averci inviato la Regina della Pace per 44 anni per guidarci e orientarci sulla retta via.
«La Madonna ci invita ancora oggi alla preghiera. Soprattutto alla preghiera per la pace. Rispondiamo alla Sua chiamata, preghiamo, digiuniamo per la pace. E preghiamo affinché rimanga sempre con noi e la Sua materna intercessione ci accompagni sempre», ha detto il parroco di Medjugorje, fra Zvonimir Pavičić. Ha poi ringraziato fra Antonio Šakota, che ha presieduto la santa Messa, fra Jozo Grbeš e tutti i frati e i sacerdoti concelebranti. Ha ringraziato anche i parrocchiani di Vionica che hanno portato la statua della Madonna, così come il coro parrocchiale della Regina della Pace e il quartetto di fiati di Trebižat, la polizia, il servizio di ambulanza, l’Ordine di Malta, il soccorso alpino, le guardie, i volontari, le suore, i seminaristi, i novizi, i sacerdoti che confessano tutto il giorno...
I veggenti Ivan Dragićević e Marija Pavlović Lunetti, come in tutti i giorni della novena alla Regina della Pace alla vigilia del 44o anniversario delle apparizioni della Madonna, hanno pregato il Magnificat di Maria e dopo la santa Messa si è tenuta l'adorazione di Gesù nel Santissimo Sacramento dell'Altare, che è proseguita in chiesa fino alle 7 del mattino.
L'anniversario delle apparizioni della Madonna è stato preceduto da una novena. Il Rosario è stato recitato quotidianamente per nove giorni sulla Collina delle apparizioni e sull'altare esterno della chiesa di San Giacomo, dove è stato guidato davanti a una moltitudine di fedeli da parrocchiani di Medjugorje, frati, membri del terzo Ordine francescano, volontari delle Mani di Maria e residenti del Villaggio della Madre. La santa Messa nella novena è stata celebrata da fra Antonio Musa, fra Ljubo Kurtović, fra Alojzije Slavko Anđelić, fra Zvonimir Pavičić, fra Danko Perutina, fra Miro Šego, fra Marin Karačić, fra Josip Serđo Ćavar e alla vigilia del 44o anniversario delle apparizioni della Madonna, fra Ivan Landeka, minore con la concelebrazione di diverse centinaia di sacerdoti durante questi nove giorni. (FOTO)