Nota “La Regina della Pace” del Dicastero per la Dottrina della Fede – San Giovanni Paolo II desiderava recarsi a Medjugorje…

data: 19.09.2025.

In data odierna, 19 settembre 2024, in Vaticano si è tenuta una conferenza stampa durante la quale è stato pubblicato il documento La Regina della Pace – Nota circa l’esperienza spirituale legata a Medjugorje, e dopo la pubblicazione, la Nota è stata presentata dal prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, il cardinale Víctor Manuel Fernández.

Nel suo intervento egli ha affermato: «Da quanto abbiamo avuto modo di vedere fino ad ora, quello che risalta nei Pontefici è un atteggiamento di grande rispetto di fronte a una devozione tanto diffusa nel popolo di Dio, che si traduce in un’analisi del fenomeno spirituale positivo che accade nel cuore del popolo, piuttosto che in una conclusione sull’origine soprannaturale o meno del fenomeno».

Ha quindi parlato dei messaggi e dei frutti di Medjugorje, ricordando anche la posizione dei tre papi – Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco – su Medjugorje. Riportiamo di seguito quanto da lui affermato.

San Giovanni Paolo II

Il 6 luglio 1995 fu preannunciata una visita di Giovanni Paolo II a Medjugorje, durante il viaggio apostolico a Sarajevo. Il Papa, in alcune lettere private, si era infatti espresso positivamente su Medjugorje e aveva manifestato il desiderio di visitare questo luogo. Informato di ciò, Mons. Perić, Vescovo di Mostar, chiese all’allora Congregazione per la Dottrina della Fede di evitare tale visita.

Due lettere del Papa San Giovanni Paolo II, delle quali riporto alcuni passaggi, sono di particolare importanza:

«[…] Ringrazio Sofia per quello che mi fa sapere su Medjugorje. Anch’io visito ogni giorno questo luogo quando prego: mi unisco a tutti quelli che pregano lì e ricevono da lì una chiamata alla preghiera» (Lettera dell’8 dicembre 1992 a Marek e Zofia Skmarnickidi, in Emmanuel Maillard, Il bambino nascosto di Medjugorje, Shalom, 2012);

«[…] Purtroppo non sono mai stato a Medjugorje, anche se il mio sguardo è rivolto verso quel luogo. Dica questo a sua moglie. Guardo verso quella parte e mi sembra che quanto di terribile oggi avviene nei Balcani non si possa capire senza Medjugorje» (Lettera del 6 dicembre 1993 al Signor Marek, Ib.).

Secondo diversi testimoni, che ripetono anche quanto viene detto in queste lettere, il santo Papa diverse volte ha espresso il suo intenso desiderio di visitare Medjugorje.

Benedetto XVI

Abbiamo un chiaro pensiero dell’allora Cardinale Ratzinger proprio a riguardo di Medjugorje, risalente al 1985. Diceva l’allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede: «Uno dei nostri criteri è separare l’aspetto della vera o presunta “soprannaturalità” dell’apparizione da quello dei suoi frutti spirituali. I pellegrinaggi della cristianità antica si dirigevano verso luoghi a proposito dei quali il nostro spirito critico di moderni sarebbe talvolta perplesso quanto alla “verità scientifica” della tradizione che vi è legata. Ciò non toglie che quei pellegrinaggi fossero fruttuosi, benefici, importanti per la vita del popolo cristiano. Il problema non è tanto quello della ipercritica moderna (che finisce poi, tra l’altro, in una forma di nuova credulità) ma è quello della valutazione della vitalità e dell’ortodossia della vita religiosa che si sviluppa attorno a questi luoghi».

Vedete, in questo brano il Card. Ratzinger usa l’espressione: “attorno a”. Nelle Norme recentemente pubblicate si dice: “in mezzo a”, ma in definitiva si afferma la stessa cosa: al di là dell’origine soprannaturale delle apparizioni o meno, cosa succede di fatto “attorno a” o “in mezzo a” Medjugorje? C’è una vitalità spirituale, fede, conversione, frutti positivi? Si vede che Dio sta operando cose buone? Non diciamo che lo fa “a causa di” né “attraverso” le apparizioni, sulla cui origine non esprimiamo un giudizio. Quel criterio dell’allora Card. Ratzinger è lo stesso di Papa Francesco ed è quello che si applica in questa Nota.

Francesco

La visione di Papa Francesco è molto esplicita nelle parole pronunciate nel volo di ritorno da Fatima nel 2017:

«Medjugorje: è stata fatta una commissione presieduta dal Cardinale Ruini. L’ha fatta Benedetto XVI. Io, alla fine del ’13 o all’inizio del ’14, ho ricevuto dal Cardinale Ruini il risultato. Una commissione di bravi teologi, vescovi, cardinali. Bravi, bravi, bravi. Il rapporto-Ruini è molto, molto buono. Poi, c’erano alcuni dubbi nella Congregazione per la Dottrina della Fede e la Congregazione ha giudicato opportuno inviare a ognuno dei membri […] anche le cose che sembravano contro il rapporto-Ruini. […] Non mi è sembrato giusto: era come mettere all’asta – scusatemi la parola – il rapporto-Ruini, che era molto ben fatto. […] Il nocciolo vero e proprio del rapporto-Ruini: il fatto spirituale, il fatto pastorale, gente che va lì e si converte, gente che incontra Dio, che cambia vita… Per questo non c’è una bacchetta magica, e questo fatto spirituale-pastorale non si può negare» (Conferenza stampa del Santo Padre durante il volo di ritorno da Fatima, 13 maggio 2017).

In quella conferenza stampa, Papa Francesco ha detto anche di aver deciso di nominare un inviato speciale per vedere le cose sul posto, per poter poi dire una parola al riguardo.

Quando Sua Ecc.za Mons. Henryk Hoser è stato nominato Inviato Speciale della Santa Sede “per esaminare” la situazione a Medjugorje, si sa che le conclusioni del suo esame, dopo aver vissuto per un periodo a Medjugorje, sono state molto positive, nella linea del rapporto Ruini.

Anni dopo, l’attuale Visitatore apostolico, Sua Ecc.za Mons. Aldo Cavalli, anche se preferisce non dare un parere sulla soprannaturalità dei messaggi, ha avuto anche lui uno sguardo molto favorevole, scaturito dalla sua esperienza maturata sul posto. Giorni fa, infatti, ho parlato a lungo con lui e mi ha raccontato la sua vita quotidiana a Medjugorje, che secondo lui è un’oasi di pace e di fede dove Dio, attraverso la Regina della Pace, fa tanto bene. Poi ci sono gli innumerevoli frutti positivi diffusi in tutto il mondo, che Papa Francesco conosce bene.

Il 14 gennaio del 2019 è stata resa pubblica una disposizione del Santo Padre, secondo la quale «è possibile organizzare pellegrinaggi a Medjugorje, sempre che si abbia cura di evitare che siano interpretati come una autenticazione degli avvenimenti».

 

Il libro Regina della Pace – Nota circa l’esperienza spirituale legata a Medjugorje (Testo della Nota e interventi alla conferenza stampa del 19 settembre 2024 in occasione della proclamazione del nihil obstat per Medjugorje), edito dal Centro Informazioni Mir Medjugorje, sarà presentato domenica 21 settembre alle ore 20.00 nella Sala Giovanni Paolo II.

Del libro parleranno la curatrice suor Valerija Kovač, l’arcivescovo Aldo Cavalli, Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, e il parroco di Medjugorje fra Zvonimir Pavičić. Il saluto introduttivo sarà rivolto dal direttore del Centro Informazioni Mir Medjugorje, Vedran Vidović. Il programma sarà condotto da Sanja Pehar e la parte musicale sarà affidata al coro parrocchiale di Medjugorje “Regina della Pace”.

Il programma della presentazione verrà tradotto nelle seguenti lingue: italiano frequenza 99.7 FM e inglese frequenza 94.3 FM

Chiediamo a tutti i pellegrini di portare i propri dispositivi per ascoltare la traduzione del programma.